lunedì 14 novembre 2016

Questa Città non ha speranza

Ci sono molte ragioni per cui il complesso Conad-Acquarena costruendo dovrebbe essere bloccato a prescindere dal fatto che esso insista o meno su area archeologica e si potrebbe ricorrere a referendum fra i cittadini come proposto dal consigliere G.Renzi per il Lungomare. Prima di esporre le più importanti vorrei far notare alla pubblica opinione un fatto collaterale a questo, ossia che l'ex candidato sindaco ora consigliere Marzio Pecci che si era espresso molto negativamente sulla realizzazione dell'ennesimo centro commerciale,  partito con il piede giusto dal punto di vista della opposizione a questo esecutivo, sembra oggi a distanza di 5 mesi dall'insediamento della giunta totalmente scomparso. Una giunta, apro e chiudo parentesi, che tra l'altro sembra, soggiungo, particolarmente parca per quanto inerisce la Comunicazione con gli amministratati (ossia i riminesi), con pochissime eccezioni: il sindaco, che tutti già sappiamo essere loquace, il suo vice effettivo Jamil S., il vicesindaco G. Lisi. Da tutti gli altri solo 1-2 o anche nessun comunicato stampa o intervento in questi mesi: una cosa davvero singolare e riprovevole. Allora tornando ad Acquarena-Conad, per punti: 1) la città soffre la eccessiva (neologismo) "conadizzazione", manca concorrenza nei punti chiave, tutti gli altri marchi di grande distribuzione sono relegati a posizioni periferiche ed inoltre sono assenti tanti piccoli e grandi marchi della distribuzione che contribuirebbero a una sana concorrenza che farebbe abbassare i prezzi e probabilmente NON saremmo la città col carrello più caro d'Italia, come emerso da uno studio di qualche mese fa. Conad, che si è aperta la strada a Rimini col mega centro commerciale Le Befane col precedente sindaco, ha già avuto tanto da questa città; ha fatto il pieno, non c'è più spazio non dico per un centro commerciale come si intende fare ma nemmeno per un generi alimentari di 50 mq griffato Conad. Si dia, al limite, semmai spazio ad altri marchi, piccole superfici, per aumentare la concorrenza. Secondo punto: la zona ex Fiera ha sofferto per almeno 25 anni un traffico... un traffico della madonna, ora che se n'è liberata si rincara con una mega struttura che porterà inquinamento d'ogni sorta nonché intasamento etc., in quanto tutto il sistema di Fila Dritto e Rotonde (guardate una cartina) punta ad Acquarena. Quindi quella zona, densissimamente abitata, diventerà un inferno di smog. 3) Tutte le città ormai vanno nella direzione opposta: la grande distribuzione spinge i consumi inutili, grava su Gaia perché le merci arrivano dall'altra parte del mondo, uccide il tessuto commerciale preesistente, quindi anche quello economico, quindi anche quello sociale: dove c'erano 1000 partite iva ci sono dopo il suo avvento 100 dipendenti; in altri termini arricchisce pochi impoverisce tanti. Quarto motivo: non sta scolpito nella roccia che il centro storico di Rimini debba essere luogo di commercio ma questo è sempre stato ed è logico in quanto il Centro si trova appunto in posizione centrale, costituisce l'anima e l'identità di una comunità, il luogo deputato ai commerci non dico da secoli, ma da MILLENNI, e tutte le conseguenze sociali che questo comporta. A Milano non trovate in Centro una iper da 5000 mq! L'aggressione predatoria al tessuto cittadino della grande distribuzione riguarda più i piccoli e medi centri, nelle grandi città sono molto, molto in periferia! 5) Questi posti vendono, ma non lo dico io, non querelatemi amici di questi templi dello spreco, vendono perlopiù cosiddetto "cibo" da forte concorrenza, decine di pubblicazioni lo affermano non lo dico io, così va il mondo oggi. Il negozio di vicinato offre maggiori garanzie sulla qualità dei prodotti. Nutrizionisti chiarissimi affermano che meno di tanto il cibo non può costare, diffidare dalla carne a quintalate paghi 1 prendi 4, proteine animali ancora costano e sono ormai totalmente assenti! Soggiungo, breve digressione di carattere extra-locale, che occorrerebbero degli Stati Generali della Nutrizione e della Alimentazione perché sulle nostre tavole a causa anche di questo sistema di distribuzione oramai ci manca poco che arrivi, scusate, direttamente colorata e confezionata. E la mala-alimentazione è la prima causa di mortalità e morbilità, ancora prima della sedentarietà: persone grasse ma malnutrite perché nei cibi c'è ormai solo aria, acqua, additivi di ogni sorta, grasso, zucchero, ma mancano vitamine e proteine che sono quelle che ti mantengono in salute, parola di nutrizionista! Ultimo punto: c'è stata grande slealtà nei confronti della città perché si diceva "Acquarena" alla gente ma si pensava a "Conad" quindi come direbbe il grande, grandissimo capo Sioux Toro Seduto : "parlare con lingua biforcuta"! Infine nomi&cognomi: chi sono i beneficiari di un simile business di supermercato, uffici, negozi, appartamenti, questo non si è saputo e deve essere reso noto! 
Nemo Pascale