giovedì 24 novembre 2016

Così E'

Provate a passare con la vostra autovettura, anche distrattamente, davanti ad un autovelox cittadino ad una velocità di poco superiore a quella consentita per vedere quali sono le immediate conseguenze. Oppure essere residente in una zona bancomatizzata di parcheggi e, per necessità, dovete per forza parcheggiare la vostra vettura in uno stallo temporizzato, sforando l’orario consentito. Oppure, da adolescente, appoggiare i piedi su una preziosa banchina gnassiana. Nessuna attenuante. E' per la vostra sicurezza e decoro pubblico. Invece se siete titolari di un locale e volete produrre della musica, e lo fate in maniera chiassosa come è di uso, allora potrete beneficiare della benevole comprensione delle nuove disposizioni in materia di emissioni sonore oltre i limiti consentiti. Si potrà incorrere in alcune tiratine di orecchie progressive, mai sostanziali. Poi però in caso di revoca su segnalazione da parte di ARPAE, si può rischiare fino alla cessazione dell’attività di intrattenimento musicale; bene si dirà. Invece no, la benevolenza continua; perché c’è sempre la possibilità di riprendere l’attività a seguito della presentazione di un documento acustico al SUAP, contenente gli interventi idonei al contenimento delle emissioni entro i limiti consentiti che abbia ottenuto parere positivo da parte di ARPAE. Allora perché non farlo subito? Verrebbe logico pensare che se un locale voglia produrre musica di intrattenimento, debba già a priori presentare una pratica in cui si dimostri di avere i requisiti adatti al contenimento di quei limiti, e che questa venga valutata nella sua idoneità. A prescindere dagli ulteriori comportamenti del gestore, che attengono al personale. Invece assistiamo ai molti locali cittadini laddove la sera il frastuono regna sovrano in assenza di dispositivi per mitigarlo. Questo è in sintesi il nuovo regolamento comunale, che sembra proprio in linea con il senso della qualità della vita cittadina e del rilancio delle attività commerciali che questa Amministrazione promette. 
S. De Vita