domenica 20 novembre 2016

La Città dell'Assurdo

Cento statistiche ci relegano agli ultimi posti. L'ultima apparsa, davvero curiosa, è quella dei tempi di percorrenza. Sarebbe la misura ufficiale dei Fila Dritto. L'amministrazione pretende una rivoluzione cinese mandandoci tutti in bici sulle stupende e colorate ciclopedonali. La macchina la "devi" usare solo per fare la spesa in punti obbligati, con parcheggi gratuiti e prossime aquarene. Secondo l'Istat Comunale noi oggi saremmo al 50% di utenti ciclisti, dobbiamo arrivare prima della sentenza al 75, sempre x cento. I rimanenti 25 votano no. Come le offerte del mercato due bugie in una. La base storica faceva riferimento ad un (mai accertato) 40%. Il teorico, difficilissimo da rilevare, aumento di un 10% ,sarebbe il risultato di decine e decine di infrastrutture dedicate a questo mezzo di locomozione. Non certo il frutto di qualche cartello con dedica amorosa o di piccoli imbellettamenti che possono portare agli incredibili numeri scandinavi. La seconda bugia ancora più grave è giocata con il fraintendimento dei termini: si confonde volutamente l'utilizzo con il dato complessivo delle distanze percorse. Per capirci: tre persone che fanno 10 kilometri nella stessa auto, sul calcolo delle distanze percorse diventano 30, mentre per l'utilizzo vale chi in macchina compie duecento metri per il bar. Se torna anche a casa vale doppio. Per farla breve l'utilizzo della bicicletta si muove in ipotesi che vanno dal 3% ad un massimo del 7%. Quello che, più o meno, penserebbe ogni persona di buon senso, ridicolizzando la pretesa di risolvere il traffico parlando solo di biciclette. Chi utilizza ragionamenti seri in materia di mobilità sa bene che gli elementi da considerare sono tantissimi e collegati fra loro. Partendo dall'assioma che minori sono le velocità più numerosi saranno i veicoli in circolazione, rimanendo fissa l'esigenza dei cittadini di muoversi. Non è una scocciatura come vorrebbero fare intendere le veline locali, ma investe direttamente tre grandi questioni: economica, ambientale, sicurezza. Economica: più carburante, più tempo perso per trasferimenti. Ambientale: più carburante significa più inquinamento e rumori. Sicurezza: più esci dagli standard ottimali, più il traffico diventa caotico, quindi pericoloso. Per evitare di fare l'elenco dei tanti momenti della mobilità interconnessi tra loro, più le strade sono lente più aumenta il costo del Tpl. Ritengo un troglodita chi inventa soluzioni a dispetto degli stessi elementi fondanti della mobilità come gerarchie delle strade, parcheggi collegati ai centri attrattori ecc. Getto una spontanea domanda: possibile che in questa città si guardi più alla fantascienza gnassiana, trasformata in quotidiana trascendenza giornalistica che l'osservanza rigorosa delle regole che tutto il mondo del.. No sostiene?