mercoledì 9 novembre 2016

Che lavoro è?

Ma fatemi ridere ma che lavoro è suonare per la strada e "se il cappello è pieno allora hai suonato bene altrimenti..." altrimenti non mangi?? Davvero è incredibile che ci siano persone che vogliono sostenere quello che non è sostenibile ossia che una simile vita sia normale, una professione come tante! In realtà è uno spazio grigio non normato e non normabile, per la questura è ACCATTONAGGIO sono tollerati in nome dell'Arte, ma a parte Sgallini per cui vale quello che c'è scritto sopra dietro c'è quasi sempre una vita grama nonchè problemi. Tra l'altro questa cosa che poteva essere tollerata finchè eravamo una nazione di provinciali adesso non va più bene con tutta questa gente in giro d'estate sono a decine che cercano di strappare qualche spiccio nel nome dell'Arte dai mimi a quelli che suonano al Mangiafuoco questa gente lo fa per NECESSITA'. Nel caso dei musicisti molti hanno alle spalle un tentativo fallito di carriera musicale altrimenti farebbero esattamente come gli altri musicisti, concorsi canori, concerti, incisione etc. Non dico che non vi sia un aseptto affascinante oppure che non sia gradevole sentire un violino per il centro ma bisogna vedere cosa c'è dietro la facciata perchè quando lo spettacolo finisce tu prendi la macchina e te ne vai a casa ma l'artista quando i riflettori si spengono conta gli spicci per vedere cosa può permettersi! Il caso del secondo difensore di Sgallini è diverso: non suona per la strada! Baroni come riporta la stampa suonava per strada ma aveva le spalle coperte dal papà veterinario e studia alla LUISS e ha tentanto il talent, altra cosa! Come ripeto vita ottocentesca che mutua appunto dai fenomeni viaggianti di quel periodo. Ma non è più aria, la società oggi disordinata incasinata un melting pot cerca ordine!
lucaeneafintopesce