sabato 26 novembre 2016

Sig. Non Sicuro

Speriamo finisca presto. Le tasche di mamma RAI si sono riempite come non mai, eppure ci dobbiamo sorbire ore ed ore di palinsesto dedicate a deprimenti litigi tra esponenti dei Sì e controparti del NO. Inutili barricate su "chi" sostiene "cosa", piuttosto che una didascalica disamina, articolo per articolo, delle modifiche da approvare o meno. Ma niente, i politici non costano un euro ed allora si saturano gli studi televisivi con gli esponenti di parte meno preparati e più arroganti. E' destino arrivare al 4 dicembre e, non sapendo bene cosa si vota, decidere basandosi sulla simpatia o l'avversione verso il faccione dell'uno o la demagogia dell'altro. Per la verità, non è affatto semplice votare un agglomerato di modifiche costituzionali che spaziano qualitativamente dalla formazione della legge, alla rappresentanza democratica, passando per il CNEL...povero CNEL! Non meno esteso è il fronte quantitativo: ci dovremo esprimere su qualche decina di articoli costituzionali da riscrivere, riallocare, reinterpretare sino alle leggi ordinarie che dovranno attuarli. Come se "tanto" fosse sinonimo di "oculato". Molti sostengono che servano molte riforme costituzionali buone;, l'importante è cambiare passo. Personalmente per prudenza, allungo la falcata nel momento in cui vedo dove appoggerò il piede, ma forse a quarant'anni si diventa diversamente spericolati. Forse sarebbe stato più intelligente fare un gradino alla volta: prima avremmo potuto interessarci del bicameralismo perfetto, poi si sarebbe potuto affrontare il rebus della legiferazione su "materie concorrenti" tra Stato ed Autonomie locali per infine lapidare l'adultero CNEL! Ed invece no; tutto in un boccone. Vorrei umilmente osservare che a volte non basta un seno prosperoso ed un tacco 12, se poi, sul più bello, invece di una fulva volpe ti ritrovi Mastro Lindo con l'allegato. 
 Montalbano