mercoledì 2 novembre 2016

Scuola di Politica Atto Primo

Faccio politica (anche) da solo da oltre cinquantanni, passando dal Pci al.. Movimento. Un cammino a ritroso: dall'università, alle scuole dell'infanzia. Con il pregio di essere sempre (mal) sopportato. Ho il complesso della prima..donna (non equivocate), la verità è che avendo avuto docenti bravissimi oggi persi nelle Aquarene, non ho mai ritenuto necessario un cordone politico di protezione. Ho combattuto e regolarmente perso tutte le battaglie. Iniziai con la disfida tra Piccari (padre) e Cagnoni. Non riuscivo a capire come mai tanti compagni preferivano lo scrittore (in pectore) al posto del migliore sindaco mai eletto. Molte cose del partito le ho capite dopo. La prima è che i finanziamenti con le salsicce dei festival erano come le cicogne che portavano i bambini. Un'altra battaglia che ho combattuto (da solo) virilmente, è stata contro le garrule gallinelle stagionate pretendenti ai troni delle quote rosa. Per tanto tempo abbiamo assistito a concorsi con vincitrici senza merito, se non la gonna e... Scandalose corse alle poltrone riservate come allo stadio. Altro "nemico" è il sindacato anche quello che continuo a foraggiare. Non ho mai capito funzioni e scopi se non quelli di costruire carriere per i falliti in altri campi politici. Il segretario doveva obbligatoriamente diventare almeno assessore. Mai visto un sindacalista ritornare in fabbrica come ha promesso (anche) Arlotti. Non significa che ho sempre avuto ragione se non l'avere previsto (per primo) il fallimento politico, istituzionale, sociale, culturale, finanziario, turistico e perfino curiale della mia Città. Vi pare poco? Quali altri "stregoni" magari travestiti da giornalisti avevano indovinato il futuro? Ma l'aspetto deprimente è che vogliono truccare anche lo squallido presente. Ammetto che Gnassi sia il migliore estetista della politica riminese. La sua (?) idea dei cartelli e accattivanti slogan per rotonde e restringimenti stradali che si allargano solo ai piedi della Grande Distribuzione è stata una grande trovata. Anche se la migliore e vincente è stata quella del mio amico Gobbi. Pizzolante valeva come sette rotonde. La città che lo ha votato non merita altro, soprattutto quelli che sono rimasti nel suo Partito Personale. Un'altra peculiarità tutta riminese. Il Pd che conta è Gnassi. Difficile capire come i pochi di accertato valore accettino una situazione al limite del grottesco. Eta, paura e ...convenienza? Rimane incomprensibile. Il personaggio al quale sono stato più legato e ho stimato maggiormente sembra un maghetto finanziario. Disfa e compone alleanze basate sulla disperazione fieristica e lo dipingono come un genio. Colpa delle mie (piccole) distonie cerebrali non riuscire a capire certe alleanze strategiche? Ma il Palas dove lo mettono..nelle sofferenze?