domenica 20 novembre 2016

Lo Specchietto

Da tempo non passavo a piedi per la Circonvallazione Meridionale. È stata una sorpresa vedere quanto bel verde arricchisce i marciapiedi e la loro pavimentazione sembra fatta per sviluppare il senso dell’equilibrio e della capacità di evitare le insidiose sconnessioni; mantiene il cervello attivo. Il verde è rigoglioso, molto meglio di certe aiuole cittadine, probabilmente non viene estirpato perché trattasi di essenze in via di estinzione; magari “erbaccionis autoctoni”. Ricordo che in campagna elettorale, un punto del programma gnassiano era proprio dedicato alla manutenzione delle aree cittadine, come fosse un’opera eccezionale quando invece dovrebbe essere la normalità per una città attenta al proprio decoro. Ma è noto che le promesse elettorali, da qualunque parte esse vengano, sono specchietti per allodole … che non volano ma votano. Poi non è detto che tutte si realizzino, oppure se ne realizzano altre non promesse come l’esternalizzazione di scuole e asili di cui non si comprende la necessità. O si comprende. Ma l’importante è che anche dopo il voto gli specchietti continuino a girare per distrarre dalla realtà. Così si fanno passare per ciclabili quelle che non lo sono, rotatorie che non sono tali e un parco del mare che parco non sarà. Oppure esaltare il ripristino della scala che reca nell’arena dell’Anfiteatro romano. La fotografia ha ripreso anche un solito “fila fermo” cittadino. Per filare dritto occorre percorrere la viabilità in ore notturne, ma la gente preferisce ancora dormire, le allodole pure.
 S. De Vita