domenica 8 ottobre 2017

Un va bein

Un va bein 'e pruzes direttisimo ma butrungo, 'e per che ci razesta, lo l'a d'avé un pruzes nurmel, com ma chi eltre dilinqoint, am so' spighé!?
Non sono esattamente del mestiere però un po' modestamente me ne intendo perché una mia ex si era iscritta a legge anni fa ha dato 2 esami poi ha lasciato per Moda però l'aiutavo quindi un po' la so la materia. Non va bene perché 1) lo stupratore congolese non ha confessato tutti i reati che gli si addebitano; 2) a mio parere non è del tutto chiaro il quadro, ossia il suo ruolo all'interno del branco se sia ovvero non ne sia stato il "capo", una cosa ancora tutta da appurare, quindi si rende necessario un processo in tempi normali perché la verità emerga. E su questa vicenda metto ulteriore carne al fuoco: Butrungu rischia di diventare non solo il capo espiatorio del branco essendo l'unico maggiorenne ma di di subire l'aria che tira intorno ai reati contro le donne, in due parole rischia di prendersi una punizione esemplare anche per quelli che le donne le ammazzano, stranieri e italiani, pur non avendo ucciso. Di più: per fare gli sburoni con la Polonia, per mostrare il falso ossia che in Italia le pene si scontano, etc., rischia di prendersi una pena esagerata anche rispetto alla indiscutibile gravità e al numero dei reati commessi. Ancora: manca solo che mi costituisca io parte civile che non c'entro una cippa: a parte che non ha una lira per risarcire non è che un reato commesso in zona turistica sia più grave perché danneggi turisticamente la zona avesse stuprato a Zagarolo nessuno gli avrebbe chiesto danni d'immagine ma il reato sarebbe stato egualmente grave: uno stupro a Rimini o Cortina non è più grave. C'è inoltre un profilo di carattere più generale. Non sappiamo se Butrungu dica il vero ma ha affermato di aver ucciso persone in Congo: ricordiamo che in quel paese c'è il fenomeno dei soldati bambini a tal proposito. E ancora più generalmente: noi oggi stiamo riempendo il paese di africani altrimenti le nostre imprese vanno dove ci sono gli africani per farle restare qua, e in tal senso va letta la questione Ius Soli, scioperi della fame etc.: non solo le Marcegaglia o i Della Valle ma anche gli Aureli-Gemmani necessitano per non vederli sparire dall'Italia e da Rimini di manodopera giovane e produttiva extra UE, disposta a farsi un mazzo così in fabbrica ed andare in paradiso classe operaia per "i padroni". Ma sovente non sappiamo come si dice "chi ci mettiamo in casa". L'Africa non turistica non è un posto sicuro, è l'inferno sulla terra, e anzi è il posto più pericoloso del mondo con guerre ovunque e il citato fenomeno dei soldati bambini presente anche in altre aree del mondo che a questo punto se dichiara quello che dichiara potrebbe aver toccato anche il congolese-stupratore. Ossia: fra i tanti falsi-profughi che quivi arrivano in mezzo ci sono anche veri-profughi con un passato inenarrabile che parla di guerra, famiglie sterminate etc. Di questa cosa ovviamente le varie onlus non si interessano perché giustamente la giovane polacca stuprata avrà assistenza psicologica ma a questo marasma che arriva dall'Africa nessuno domanda cosa facesse "prima", al netto di una selezione alla fonte diciamo che certo ci sarà, poveri noi poveri africani, ma in mezzo diciamo così può finirci di tutto anche persone con vissuti infantili, adolescenziali, giovanili inenarrabili. In foto miliziani-bambini in Congo. 
 S. A.