mercoledì 4 ottobre 2017

Lo aveva detto

Lo aveva detto tempo fa a Rimini Simonetta Saliera "bersagliera" di lunghissimo corso della politica bolognese e regionale "noi non siamo una regione come le altre...". Già qualcosa bolliva in pentola, ora fanno questa cosa di cui confesso non aver ancora letto la documentazione, comunque attraverso l'art. 116 della Costituzione, si cerca di dare maggior autonomia all'E.Romagna con una proposta da presentare al Parlamento che dovrà essere votata a maggioranza assoluta. Se questo accadesse a mio parere per noi romagnoli sarebbe una jattura: significherebbe essere meno italiani, meno europei e più Emiliani-romagnoli, ossia ancor più dipendenti dal parlamentino degli scandali a raffica bolognese. Io veramente non capisco come un Consiglio così poco legittimato, votato da una percentuale minima degli abitanti la Regione, si permetta di avanzare una proposta simile. E stigmatizzano Veneto e Lombardia che ricorrono al voto perché dicono "dopo dovranno fare il nostro stesso percorso": ma almeno chiedono ai cittadini, o no? Cosa sanno a Bologna se i romagnoli vogliono essere ancora più dipendenti da Bologna tal che verranno a pulirci il culetto dopo averla fatta alla fine per quanto ormai già siamo il bebè di Bologna che dispone di noi su tutto e per tutto, sul quale esercita una specie di patria potestas, ma da patrigno! Nei fatti per il mio sentire Bologna chiede a Roma il feudo emiliano-romagnolo: e come si permette Bonaccini che non ha preso neppure la maggioranza dei voti ossia meno del 50%, con una defezione degli elettori che hanno già dimostrato di snobbare la Regione non riconoscendosi emiliano-romagnoli, disertando in massa le urne delle ultime amministrative, di chiedere di contare di più: una follia! Non esiste storicamente l'Emilia-Romagna: il discorso della Lombardia e del Veneto è diverso, l'ER è stata creata sulla carta, un regalo a Bologna di 40 anni fa che ha frenato il nostro sviluppo e va sempre peggio perché come si dice "prima il dente poi il parente", la Regione si identifica con Bologna, poi viene l'Emilia poi viene la Romagna, basta vedere che come detto in 40 anni anni, picconata dopo picconata, ci hanno svuotato di tutto e noi dovremmo dire "sì" a metterci nelle mani della Regione quando non si sono fatti scrupolo per esempio di farci chiudere l'aeroporto come sanno anche i sassi per esempio!? No, non è una regione come un'altra come disse la Saliera: Milano non va a rompere i coglioni a Bergamo né Venezia va a rompere e spremere Padova etc.etc.etc. La Regione è Bologna e Bologna è la Regione: basti dire, esempio, che la Regione sta finanziando un'infrastruttura assurda come il Moving People che porterà i passeggeri dalla stazione di Bologna all'aeroporto immaginate qualcosa alto alcuni metri che passasse sopra Rimini per 5 km quando per il traffico del Marconi bastano e avanzano i bus, uno spreco totale a solo beneficio di chi lo farà, qualcosa di assimilabile al nostro trc. La Romagna è una regione storica dell'Italia Centro-Nord adriatico, "Romandiolam", l'Emilia non è mai esistita tranne per un brevissimo periodo con la suddivisione di Ottaviano Augusto della Gallia Cisalpina; le opposizioni a Bologna dovrebbero fare il loro mestiere e opporsi a questa proposta assurda, perniciosa che se dovesse arrivare in parlamento ed essere votata fra il rusco e il brusco un attimo di distrazione da altre cose, presi metti da una contingenza nazionale o mondiale particolare, paese disattento, l'approvano, consegnerebbe a Bologna potere di vita e di morte su di noi, mai! 
Robert Zobeta