giovedì 12 ottobre 2017

Non serve

Non serve a un capzo la festa del Patrono e ne spiego le MIE ragioni. Questo genere di feste avevano un senso quando le festività e le ricorrenze erano una manciata nel corso dell'anno. Ora ogni giorno è stato opzionato o da una ricorrenza "giornata mondiale..." ed inoltre in anni recenti sono state ripristinate feste che erano state eliminate. Ed avevano un senso come stacco dal lavoro, spesso nei campi, che gravava sull'Uomo: ma ora con tanta gente a spasso, part-time che senso hanno, aggiungo?? Tra l'altro essendo stato dimostrata incontrovertibilmente dalla Scienza la non esistenza della entità detta "Dio" è conseguentemente caduto tutto l'apparato di Santi e compagnia bella. Certo il povero San Gaudenzo fu martirizzato zona Lagomaggio, questo è un dato storico, al limite potresti ricordare questo fatto di sangue. Senza dire allora che a me, gusti personali, mi garbava allora dovendo impiccarmi alla corda di un Patrono "perché ce l'hanno tutti" e per fare contenti i militanti cattolici avrei preferito l'ex patrono, ossia l'immenso, il grandissimo San Giuliano, di cui per esempio almeno abbiamo la reliquia, del povero San Gaudenzo, con rispetto parlando non ci è giunto un capzo, dobbiamo stare sulla parola diciamo così. Poi c'è anche un altro aspetto: noi oggi siamo una comunità non solo multietnica ma anche multi religiosa: scintoisti, musulmani, buddisti etc.: in questo modo rischi di urtare la sensibilità dei musulmani e noi oggi sappiamo bene come la prendono se li fai incazzà, o no!? E poi c'è il truppone degli atei che sono agnostico-razionalisti-pragmatici-realistico-funzionalisti-materialisti e che, come disse Aristotele che era credente, cercano la Verità "per terra" tra le ghiande, e pure loro li urti per me. Poi è un copione trito che sa di anni '50... la lotteria, il discorso di S.E.R. il Vescovo, che è sempre uguale, "ecumenico", la bonaria, paternalistica tiratina d'orecchie al massimo ma mai qualcosa di forte, un discorso sempre... "democristiano", moderato, "volemose bene", con rispetto parlando per questo Vescovo che mio parere è uno dei meglio nel mazzo che ci sono capitati, escludendo Mons. Biancheri. Quindi capisco "il paesello d'o sud" con la processione, le vecchiette in nero tipo prefiche e via dicendo ma in una città moderna dove conta il pil e una mezza festività me lo fa scendere di uno zero virgola non possiamo permettercelo! Quindi ha ancora un senso nelle comunità rurali, Santarcangelo, Coriano, Morciano etc., a Rimini III millennio per me è un anacronismo, la dimensione spirituale urbana oggi si declina diversamente forme tipo new age etc. IMHO
Zobeta