Oggi è l'ultimo giorno per candidarsi alla segretaria del locale PD e non credo vi saranno sorprese: il prossimo segretario sarà il 2 volte sindaco di Misano Giannini e per me fanno una grossa fesseria in quanto questo signore che ha già dimostrato, ma parliamo 10,20,30 anni fa grandi doti di leadership e non solo, ha fatto il suo tempo, spiace dirlo. Certo, anche il dottor Grillo a Rimini avrebbe avuto la possibilità (perché tanto sappiamo benissimo tutti come vanno queste cose, via, non facciamo i finti tonti) dicevo Grillo avrebbe potuto mettere una persona di esperienza alla guida del suo Movimento che 90% farà la storia del nostro paese i prox anni; quindi scegliere una persona così giovane, 30 anni, come ha fatto è stata una scelta di grande lungimiranza e intelligenza e fiuto politico e saggezza, generata per paradosso proprio dalla esperienza di chi come lui ha 70 anni e comprende la svolta epocale, il ringiovanimento 360 gradi ineluttabile ed ineludibile che ha davanti l'Italia nei prox anni e quindi sceglie in prospettiva un trentenne. Un fatto inedito in tempi recenti ma cosa normale per esempio nel II dopoguerra, quando era la norma avere leader di partito di 30 anni o poco più: i nomi del nostro passato recente, i Moro, gli Andreotti, i Craxi a 30 ricoprivano già cariche importantissime e soltanto anni '80-2000 c'è stata una lenta deriva verso la politica se mi passate l'espressione non offensiva "della III età", poi ribaltata recentemente dal renzismo, etc.etc.etc. La Storia signori!, la storia l'hanno fatta non i Giovani ma talora i Ragazzi! E qualcuno, non uno a caso, come dire un pisquano qualunque ma Umberto Eco rammento, si divertì a fare una lista delle età in cui i grandi della storia dell'Occidente (ma in Oriente probabilmente il fenomeno fu ancora più accentuato) 2.500 anni, condottieri, politici, filosofi, artisti etc. erano deceduti o avevano dato il meglio o guidavano imperi e redasse una lista di età di 20, 25 o anche meno anni. E rispettosissimissimamamente parlando: Giannini è un nonno! Quindi venendo alla ciccia del post, il mio candidato era Giorgia Bellucci: ahhh, giovane, fresca, piacente, intelligente, colta, solare... il meglio per traghettare il Partito ex stalinista nel futuro Liberista ormai nei fatti. Di questi tempi mettere un over 60 in età da pensione alla guida di un partito è una scelta suicidiaria, per me. Poi decidano loro, io sono dell'altra sponda (non nel senso di gay, eh!) quindi avrei tutto l'interesse che sia eletto segretario il canuto sindaco, ma se i piddini locali avessero voluto lanciare un segnale di rinnovamento, di allineamento agli standard ormai mondiali in cui, scusare neh, i vecchi oggi fanno i vecchi e i giovani fanno i giovani (perché il mondo che si sposta "moving people" ha 20 anni oggi come puoi proporre loro elettori di domani un over 60 che vedono come un tenero nonnino!?) il candidato fisiologico alla guida del Partito ex comunista era la Bellucci, che tra l'altro assomiglia a quella omonima più famosa e come si dice : "l'occhio vuole la sua parte..." non che Giannini non sia ancora piacente però, eh dài, o no!? E per me alla povera Bellucci a questo punto je rode pure er culo di questa scelta in quanto ci sperava: era nella rosa dei papabili. Ed in tal senso mi piace riportare una sua dichiarazione di qualche tempo fa rilasciata a un giornale su questo tema: «Fatichiamo ad attirare i giovani perché i vertici di partito sono lontani dalle nostre generazioni [...] Anche quando riusciamo a coinvolgere i giovani, sono poche le persone nel partito che credono in noi e ci danno incarichi di responsabilità. Non è giusto essere chiamati solo alle feste dell’Unità, a fare volantinaggio e presidiare i banchetti",(intervista a Il Post, 5/2017). Quindi la piccina scàlpita, morde il freno, certo è stata messa nel kinderheim del Pd, i Millennials di Renzi, un grande onore, ma non basta. E se posso essere diretto come accennavo c'è anche un aspetto di "presenza" diciamo così: se voi guardate Bellucci e Giannini uno a fianco all'altro, sempre rispettosissimamente parlando quando ci si parla di personaggi del calibro di Giannini che ha fatto la storia si può dire di Misano, ebbene vederli uno a fianco all'altro la implume omen nomen Bellucci e il canuto Giannini voi vedete il Futuro e il Passato ma io che sono poeta vedo la Vita e la Morte, metaforicamente parlando s'intende!
Nemo Pascale