martedì 17 ottobre 2017

Tutta colpa di..

E' tutta colpa di GNASSI e spiego perché (mi riferisco al fenomeno dello spaccio dilagante in zona parco Cervi e limitrofi, Arco etc., denunciato dal consigliere Gioenzo Renzi che sembra l'unico in questo consiglio sarà perché è da tanti anni sulla breccia sembra l'unico dicevo che abbia il polso quasi a 360 gradi sui reali, contingenti, pregnanti problemi della città in particolare quelli che gravano sul centro storico ma non solo, ove egli risiede e che bazzica in bici quindi ha modo di vedere e raccogliere le segnalazioni dei cittadini come dovrebbe fare un politico locale ossia essere a contatto con la città non vivere da un'altra parte senza saperne un nulla di Rimini, tra l'altro Renzi è nato a Rimini e ha sempre vissuto qua quindi conosce perfettamente la città e a lui i cittadini si rivolgono quando c'è un problema). Allora spaccio dilagante lungo l'asse via S.Chiara-Poste-Arco-Parco Cervi ove stazionano giovani di colore (mi spiace per i buonisti si tratta esattamente di giovani di colore, tipicissimi, vestiti all'occidentale, cappellino, pieni di collane e grandi catenine in finto oro, telefonino e cuffiette d'ordinanza: il prototipo estetico del finto-profugo in effetti). E' colpa di Gnassi (non in modo diretto evidentemente, parlando in astratto) perché le sue attenzioni in 6,5 anni di amministrazione si sono concentrate in maniera, non dico esclusiva ma quantomeno prevalente, sul Borgo San Giuliano che sembra essere nei suoi pensieri ogni giorni e ogni giorno se ne inventa una per renderlo più curato, attrattivo... "centrale". Non solo: egli ha spostato il baricentro della città da piazza Tre Martiri non a Piazza Cavour ma addirittura alla zona che sta tra Piazza Cavour e il Borgo "fuori porta" citato. Pertanto oggi si ha che l'asse via Gambalunga/Poletti si è sostituito a uno dei due antichi assi naturali, quantomeno tradizionale nel senso di derivare, cardo massimo, dall'antico impianto romano della città ossia via Garibaldi/IV Novembre e così dividendo in due nuove zone "tematiche" la città. Di più: ha fatto entrare il borgo San Giuliano che essendo "borgo" non è "centro" nel centro quindi la città di Gnassi è quella che ha come vertici a)il borgo San Giuliano cooptato a centro storico; b)la Rocca; il Museo e limitrofi ossia il citato nuovo asse Gamabalunga, la biblioteca, la domus, la c.d. "castellaccia". Pertanto egli con un lungo lavoro e lavorìo ha traslato direzione nord ovest lungo l'antico decumano di almeno 4-500 metri la città storica, sconvolgendone gli assetti. Esempio banale degli effetti: recentemente è rinato e assurto a rango di sala cinematografica l'ex cinema parrocchiale Tiberio che non è mai stato un cinema in senso stretto ma appunto una struttura afferente alla parrocchia, al limite cinema d'essai o tipo quelle che c'era a San Gaudenzo gestito dall'immenso Don Pippo il celeberrimo sacerdote "dalla tonaca lisa" ante litteram dove in tempi ormai remoti si proiettavano pellicole come... Godzilla contro Maciste e simili, per dire! O che ha liberato la rocca dagli ambulanti per piazzarli come qualcuno ha osservato attorno al pezzo pregiato di Rimini, un unicum, un caposaldo della storia dell'architettura qual è il Tempio dell'Alberti. Dunque oggi accade che tutta una parte di città sia ridotta a livello ancillare rispetto al Nuovo Centro (o la volete chiamare Nuova Rimini o Rimini 2, per me va bene) e di più noi abbiamo oggi che la parte meridionale del centro è frequentata dalla gioventù più imberbe, sia per la presenza di scuole, sia perché è rimasta l'unica accessibile in scooter, sia perché è rimasta l'unica innervata dal trasporto pubblico che Gnassi immediatamente insediato ha sbattuto fuori dal centro, e che la parte a nord-ovest è frequentata da persone più in età per la presenza di parcheggi, taluni che ciondolano trascinandosi fra il borgo menzionato e piazza Cavour ossia i confini della Città di Gnassi. E questa parte essendo irraggiungibile dalla gioventù, non esistendo più da tempo scuole essendo state spostate per me irragionevolmente in periferia. Sia l'Istituto Commerciale sia l'Istituto Professionale a favore il primo della soppressa provincia o uffici comunali e il secondo, ubi major minor cessat, dell'università e apro e chiudo parentesi: forse oggi c'è più bisogno di tecnici e operai che laureati o no?? Quindi i giovanissimi sono stati ghettizzati in zona Arco per le cause sopraddette, mettici le scarse attenzioni dell'amministrazione tutta presa dalla zona borgo, "caput viarum" e compagnia bella, mettici tanti che devono sbarcare il lunario e qualcuno che vuole integrare il lucroso pocket money di 2,5 euro/die e hai il fenomeno spaccio esattamente lì dove Renzi denuncia. Certo si potrà dire da parte dei "free ganja" che con tanta offerta i prezzi si abbassano per nota legge di mercato e che oggi l'esperienza droga-leggera è alla portata della paghetta di un minore che voglia "solo provare" e che sarà fra uno o fra dieci anni probabilmente le droghe leggere saranno forse liberalizzate totalmente ovunque ma siamo sicuri che stiamo facendo la cosa giusta? In fine ci troviamo un centro che è come un piatto inclinato da una parte perché quello che c'è dentro è tutto assiepato in una semiparte, e per realizzare una cosa simile occorre un lavoro costante, diuturno di anni. 
S.A.