venerdì 20 ottobre 2017

Da quì

"E’ da qui, infatti, che prendevano avvio due consolari come l’Emilia e la Popilia; qui, al limite estremo della città, era presente dopo il Mille l’importante ospedale dei Crociferi; qui, dove ancor oggi c’è il Cimitero monumentale della Città, che nel 1812 fu ultimato il Campo Santo che dava attuazione al decreto napoleonico di inumazione in cimiteri lontani dalla città; ed è qui che, nel 1831, si svolse 'Battaglia delle Celle', il primo storico scontro che vide contrapporsi truppe unicamente italiane contro l’esercito austriaco...": e 'sti cazzi!?. Questa sostanzialmente la motivazione della nuova piazza-Cynar "contro il logorio della vita moderna", o sia sedersi in mezzo al traffico con le auto che ti filano dritto e di fianco, alle Celle, a sorseggiare 'na cosa, con arredi in acciaio c.d. "cortin", unitamente all'uso di legno pregiato e dell'immancabile pietra... "del tipo c.d. 'alberese' ". Di quest'opera senza spiegazione, più dannosa che utile ho già scritto ma le ripetizioni come si dice giovano. C'era un bi-vio ove la via Emilia Vecchia e la Popilia si dividevano; quest'ultima incrociava la ferrovia Milano-Bari, quindi anni fa fu chiusa piuttosto che farvi un sottopasso che avrebbe evitato tanti cavalcavia e sottopassi inutili resisi necessari dopo e avrebbe portato direttamente sulla SS16 come accadeva in passato, prima della incredibile chiusura. Sottopassi sono ovunque lungo la ferrovia, qui usa chiudere le strade per non farne perché costano e non danno sufficiente ritorno di consenso. Ora quest'opera davanti alla Chiesa Ortodossa e al cimitero, una zona " le Celle" dai riminesi considerata sempre un po' sfigata e da toccarsi o farsi il segno della croce per presenza Camposanto. Ed infatti a sud e a nord di questo intervento da Champs Elisées la zona almeno sotto il profilo estetico è degradata, con scarsissima manutenzione come chiunque può vedere. Questo intervento non ha ragione, utilità, motivazione apparente. Avrei capito sistemare via dei Cipressi che conduce al cimitero, avrei capito alleggerire il semaforo che comunque non creava file in quanto non esiste più il raccordo con la SS16, ma es. è stata fatta una rotonda anche se non c'è un incrocio (!) forse unico caso mondiale, è stato fatto un maxi spartitraffico grande come mezza carreggiata, una via di traffico intenso, un'arteria importante è stata ridotta a viuzza, l'accesso alla città sbarrato: davvero questo intervento non ha giustificazione se non ipotizzando la volontà di chiudere alcuni accessi indirizzando il traffico su altri. Via della Fiera allarghi, via Saffi stringi, Via Marecchiese restringi Via Emilia Vecchia restringi: e si formeranno code in ingresso e uscita e tutto il traffico andrà su Circonvallazione. Via Popilia si chiude e nel contempo si dice che sarebbe "identitaria", si cerca copertura culturale all'intervento risibilmente... nella Battaglia delle Celle '800, un episodio importante per la storia locale ma che c'entra come cavoli a merenda nel senso: ma cosa gliene frega alla gente presa dai problemi di tutti i giorni a meno di essere uno che s'interessa di storia di un episodio bellico ottocentesco che non è comunque Waterloo, Anghiari, Filippi ivi avvenuto e non basta una targa per ricordalo vuoi farci un mausoleo? Ripeto: quest'area con fondo rosa, panchine pregiate, a fianco di una strada di scorrimento, ove attorno nord sud ovest est sono capannoni artigianali e non vi sono segni di manutenzione e cura anzi, inclusa l'area che porta al cimitero, non ha senso e avrà come unico effetto funzionale il blocco dell'accesso e dell'uscita direzione fiera alla città. Da un punto di vista paesaggistico è un pugno in un occhio in quanto assolutamente estraneo al contesto circostante con fondo tipo campi da tennis rosa. Mi sentirei di aggiungere due cose di cui mi assumo piena responsabilità. Pur essendoci i Prg, chi ha le leve di poter agire sui flussi d'auto e di persone può far lievitare o crollare i prezzi di immobili, attività, terreni, di intere Frazioni talora, quindi deve essere soggetto specchiato, al di sopra di ogni sospetto, agire in totale trasparenza, giustificare ogni intervento "faccio quello perché...".(In foto l'intervento e la rotonda senza incrocio). 

A. M.