lunedì 23 luglio 2018

Charmant

Alzate la mano. Alzi la mano chi ci credeva. Seeee! Tutti? Adesso... Innamorati del centravanti, di sfondamento il “bomber” Salvini, sempre pronti a disquisire del centromediano metodista Di Maio (lento? È la palla che deve correre); e di Mr. Nobody invece? Ne vogliamo parlare? È Conte Giuseppe, il più "normale" dei cinque stelle, la vera rivelazione dei primi cinquanta giorni di questo governo. Già dal baciamano a Mrs.Trudeau, il suo biglietto da visita internazionale, si era intravisto qualcosa d’inconsueto, e assuefatti al trumpismo Berlusconiano e al Nando Mericoni in salsa fiorentina ci ritroviamo disorientati dalla proprietà d’idiomi a noi desueti; Inglese, francese, tedesco; (eh?). Più elegante di Gnassi, capello alla Ritchie Cunningham, mai una goccia di sudore, poco incline a esternazioni gratuite, non ruba la scena, non si prende la ribalta, vellutato, quasi silenzioso,  paragonato alla politica caciarona dei "portavoce" che dispensano quotidiane verità. Un premier Italiano con personalità che si muove felpato, nel tourbillon di consessi, incontri, vertici e apici; G7, consiglio Europeo, Nato; Merkel, Trump, Macron uno in fila all'altro. Tra i grandi (presunti) della terra come tra corridoi e aule di facoltà. Dicono abbia anche due vice. Il curriculum? Quale curriculum? Intanto a Rimini il sindaco in attesa di decollare a settembre (nebbie permettendo), sentendosi mancare l'erbetta sotto i piedi si butta in "politica" con intemerate escursioni dialettiche che vanno dalle abitudini alimentari (e ci sta..dai), alle problematiche (degli altri), delle Grandi opere viarie. I cinque stelle Non ci sono ma è come se... Non ci fossero mai stati. Di gialloverde c'è solo... Camporesi. «Nessuno, amici, mi uccide con l'inganno, non con la forza». 
 Il Santo