martedì 24 luglio 2018

La Vittoria del Chiringuito

E' una battaglia (alcolica) che si sta svolgendo finora nel silenzio dei tribunali. Il Carlino la riprende perchè interessa Riccione, dal Palazzo prospiciente c'è l'ordine di non agitare il mare. Sto parlando, prima di dimenticarmi, della disputa tra i sostenitori del chiringuito come innovazione balneare e la "fronda" dei conservatori del regio regime demaniale. E' interessante vedere chi sono gli assistenti dei due litiganti. I chioschisti (42) sono associati alla Confesercenti, ridotta ormai a badante di una sola categoria, per quanto inserita nei top player dei fatturati. I sostenitori del chiringuito, come forma moderna dell'organizzazione della spiaggia, si devono dotare invece di buoni avvocati. Le piacevoli isole, mutuate da spiagge oggi famose, che ogni tanto sorgono sull'arenile, non hanno avuto finora una norma x tutti. Nascono dove il..potere vuole ed altrettanto velocemente spariscono. Nell'ambito del nuovo disegno della spiaggia che la Bolkestein imporrà anche ai feudatari di Mussoni, queste attrezzature hanno una loro dignità. Gnassi li ha permessi (a qualcuno) in Città, si chiamano dehors e quasi tutti "raschiano" la cancellazione. Ma questa è un'altra storia. Si demolisce quello che si vuole fare sparire. Il mio Circolo Nautico è l'esempio più eclatante. L'Ammiraglio ed attuale Presidente, dice che il Sindaco ha promesso che se rimane (Gnassi) ancora qualche mese, avremo un circolo nuovo. Si dice alle volte cosa vuol dire cambiare un presidente inviso. Concludo (sempre) con una preghiera: a Viserba permangono ancora due (scandalosi) passaggi a livello che in estate hanno tempi di interruzione che riescono ad arrivare ai dieci-undici minuti. In via Palotta di più. Ho chiesto al grande Morollino se, prima di sparire, può intercedere per mettere un chiringuito prima delle sbarre. Il tempo per bere qualcosa c'è.