martedì 10 luglio 2018

I Nazareni

La giustizia politica sembra funzionare meglio di quella.. a tempo. I Nazareni sottoscrittori del famoso Patto che ha permesso a Renzi di governare per quattro anni, con i 40 parlamentari concessi da Berlusconi, in comodato (gratuito?), stanno scomparendo alla stessa velocità. Le ragioni sono più o meno le stesse. I due proprietari hanno perso credibilità al cospetto dell'elettorato. Berlusconi è un problema per il centro-destra e nel contempo un regalo a Salvini. La sua avversione per la formulazione del nuovo governo, testimonia oltre i (pochi) leciti dubbi che le "frequenze" per lui vengono prima di tutto. L'inventore del partito moderato ha sdoganato gli eredi del fascismo per accorparli, ma ha dovuto cedere all'avanzata della Lega nella nuova versione salviniana. Il primitivo movimento è sempre stato una sua dependance elettorale. Serviva per raccogliere il malcontento in alcune regioni e comporre maggioranze che non turbavano oltre il lecito il Pd. Uso (sempre) paragoni riminesi: quante prove volete ancora per capire gli accordi regionali che hanno imposto al centro-destra di "non" vincere nella nostra città? Hanno scomodato preti (famosi) e vescovi (dimenticati) ma ci sono riusciti senza sforzi apparenti. Il m5s ha scombussolato il quieto mondo politico. L'impossibilità di prendere accordi con il personale dipendente sembrava li mostrasse refrattari. Erano e sono solo....carenti di idee ed autonomia. La prova (regina) è il nuovo governo, in mano (giustamente) a Salvini. Sarebbe bello ascoltare quel guazzabuglio di provenienze, culture e vaccini, prodotto dalla piattaforma di Casaleggio, esprimere, in libertà, le cose che sanno o pensano. Non esiste questione anche insignificante che non provochi divisioni ridicole, testimoni della mancanza di un confronto dialettico. Il dualismo culturale (?) tra Fico e Di Maio sta scadendo nella farsa. Se il presidente della Camera è nominato da Grillo come tutore di Gigetto per la componente di sinistra del movimento, siamo alla fine di ogni speranza di cambiamento. In ballo c'è la credibilità e la capacità di governare della maggiore (per poco) forza politica. Non giocano più con il blog. Stanno governando un Paese. Certo, se guardiamo dove lo fanno, non c'è da stare allegri. A Rimini avrebbero tre stipendiati di lusso classificati imprudentemente come portavoci di se stessi. Cosa li ferma nel predisporre iniziative atte a mostrare ai cittadini riminesi che tentare di fare meglio di Gnassi non è una impresa titanica? Paura ed incapacità? Tutte e due. Sanno di essere inadatti al ruolo di estensori di un programma condiviso che faccia scattare l'ovazione dei cittadini. Ognuno marca il suo piccolo territorio più o meno vaccinato. Allora non ci rimane che sperare nella Lega o trovare un "gemello" di Gnassi? Lui lo proporrà nelle vesti del suo assessore preferito. Niente da dire, ha coltivato una buona esperienza ma ha il difetto di doversi presentare (ancora) nella lista del..Pd. 

PS Perdere per perdere, meglio il mio Morollino.