martedì 17 luglio 2018

Le Ochette del Debito

Dopo cinque anni di statistiche mirabolanti, crescite dignitose e debito sotto controllo, il ritratto di una Buona Italia, governata sapientemente da Renzi, cambia con il governo voluto dai cittadini. Ignazio Visco, Paolo Savona e Antonio Patuelli, rispettivamente governatore della Banca d’Italia, ministro delle politiche comunitarie e presidente dell’Abi, nel giro di poche ore hanno prefigurato una prossima catastrofe.Tralascio il professor Savona lui interpreta la parte assegnata dal grande regista della Lega. Sono passati solo due mesi, cosa è successo di tanto importante? Non ditemi che i mercati hanno paura di Gigetto. E' la persona più innocua del mondo politico. Lo fai giocare con i vitalizi, è contento, ha fatto un brindisi con la sua truppa. Hanno salvato il paese dai..Mastella. La questione è un pò (poco) più seria. Come mai istituti pubblici come l'Istat non ci hanno avvisato che nel caso di un cambio del governo saremmo precipitati nella..simil spazzatura? Solo Zerbini, unico innamorato dell'Europa delle capitali, che (gli) permettono soggiorni e cene (vegane) favolose, ci ha costantemente avvisati. Un grande. Pensare che Gnassi non lo ha (mai) voluto degnare di un assessorato all'..Europa. Eccola, al netto di tutte le chiacchiere, la vera emergenza dell’Italia. Non i migranti, ma la nostra sopravvivenza finanziaria. Ed eccolo il cambiamento: non redditi di cittadinanza riconosciuti senza finti sbarchi, tasse piatte che la corte dei conti sembra già bocciare o una mole di sussidi atti a mantenere in vita la metà della popolazione. Ci aspettano anni di duri sacrifici, come sempre, non per tutti. Non cambierà niente, avvisa Repubblica, tranquilli non hanno mai azzeccato un ca.. . Intanto però sono (quasi) spariti tantissimi nullafacenti con le cuffiette d'ordinanza. La sinistra, quella che si autodefinisce tale, corre all'unica Festa rimasta e si fa selfare come fossero i milioni di Berlinguer. Non interessate più a nessuno. Per la prima volta sto meditando di lasciare la mia..Cgil. Una vergogna. I lavoratori l'hanno capito, vi hanno abbandonato per l'altro..Matteo.