giovedì 19 luglio 2018

La Libia

Dopo l'ultima vittoria di Salvini sul fronte Open Arms, ricco di fake e ricostruzioni renziane, il regime migratorio piddino si è accorto che la colpa è della..Libia. Intanto occorre precisare che rispetto a qualche mese addietro lo scenario è completamente cambiato. Lo spiegava benissimo un ammiraglio della Guardia Costiera: i fuggitivi sono attrezzati per farsi soccorrere. Nei primi tentativi, le possibilità di attraccare in Italia o altri paesi erano scarse. Troppe incognite, dal mare, alla tenuta degli scafi e soprattutto i tanti incidenti che capitavano in quelle traversate della disperazione. Un viaggio andato bene significava per scafisti e malavita libica un guadagno enorme. La prima domanda era rimasta senza risposta: i migranti provenienti da paesi poveri o in fuga dalle guerre (?) dove trovavano quelle somme per partire? C'era poi un terzo problema; gli scafisti e trafficanti cominciavano ad essere arrestati. Le barche anche se sequestrate non valevano niente. Ecco arriva il cambio di strategia, si capisce che dietro c'è l'Europa e l'Italia come paese da sbarco. Tutti venivano salvati, secondo telegiornali e giornali del regime. In realtà erano quasi delle gite, talmente ordinate e sicure che abbiamo riempito migliaia di contenitori curiali e (tutte) le cooperative nate come funghi da mare. Ecco spiegata la comparsa anche nella nostra città dei baldi giovanotti con regolari cuffiette, bici e divise d'ordinanza. Il costo cadauno era competitivo con i resti del nostro turismo. Un affare colossale, lo si capisce dalle reazioni che ci sono da quando il rude Salvini ha distrutto un giocattolo oliato e ..benedetto. Tra poco saranno costretti a parlare dei milioni di cittadini italiani che non fuggono su improvvisati pedalò, ma dormono in macchina, alle volte mangiano, non si curano ma..votano. Avete perso per questo. Non contenti, donate delle splendide casette ai rom che non le vogliono. Quando si dice che ve la siete cercata. Sono anche convinto, direi sicuro che a Rimini, se il centrodestra a trazione verde non vince al primo turno, al ballottaggio ci sarà il movimento (ancora) di Cardone. Scommettiamo?