venerdì 13 luglio 2018

In Treno

Oggi in treno c'erano tre persone di estrazione sociale ed economica diversa, tutte e tre del Nord Italia e sparlavano di un immigrato messo come il porco con una bottiglia di birra in mano che se ne stava in piedi nel corridoio, probabilmente senza biglietto, mezzo ubriaco, dava sù alla gente che passava, senza maglietta, con uno zaino, di media età, 35 circa, treno in entrata a Rimini. I tre erano lombardi o veneti, uno che si diceva maestro di musica e veniva a fare le serate nei locali sui 60 anni. L'altro un turista, più anziano, di media condizione sociale. Il terzo, giovane 30 circa, lombardo, apparentemente mediamente benestante, veniva in Riviera per turismo. E sparlavano di questo poveraccio e di tutti gli immigrati e uno proferiva un'espressione in dialetto che non capivo ma insomma li avrebbe ammazzati tutti gli immigrati. E il più anziano dava la colpa a Renzi che l'Italia fosse piena di "gentaglia" a suo dire. Tutti e tre, un campione preso a caso di sesso maschile, ce l'avevano a morte: con gli immigrati, con il PD, con il Governo passato che aveva riempito l'Italia di questi nostri sventurati cugini stranieri. Io ho sempre sostenuto che le elezioni si sarebbero vinte o perse sulla questione delle migrazioni. Come ripeto chi ha un posto al sole come tutti quelli che fanno politica (e che le migrazioni le hanno decise) e guadagnano mettiamo 5000 al mese da una vita e devono tutto alla politica, vivono in quella che si direbbe una torre eburnea, non ricchi ma senza problemi economici, paragonati sia al marasma che lotta ogni giorno per la sopravvivenza, con stipendi e contratti da fame, fra gli immigrati, sia gli italiani che hanno perso il lavoro a causa, a causa, a causa delle migrazioni incontrollate, buoniste interessate, decise dall'alto come cura da cavallo per risollevare il Paese, con braccia giovani e forti, possibilmente di colore nero. Questi signori che continuano con la retorica del meltin pot buonista multietnico, continuano al tempo stesso a perdere consensi e a forza di puntare sulle migrazioni perderanno tutto il grisby di voti e si azzereranno. Nessuno è cattivo ma se perde il lavoro, finisce che non ha da pagare bollette etc., cattivo e razzista e xenofobo lo diventa e lo diventa anche con quelli che hanno ridotto l'Italia così, credendo anzi obbedendo a chi credeva che il Paese si sarebbe risollevato riempendolo di immigrati e fanculo gli italiani. Due fronti opposti: chi ha anche una piccola attività di ristorazione che con le migrazioni ci guadagna perché può scegliere fra 100 candidati per un posto da cameriere. Chi non lavora per ragioni diverse, chi ha lavoro dipendente e l'immigrato non lo può sfruttare, al massimo paga meno la colf rumena di quella meridionale di 20 anni fa, chi non ha lavoro perché lo ha perso e tutta la schiera di coloro che non possono approfittare di tanto ben di dio di manodopera a bassissimo costo e con produttività altissima non sindacalizzati lavorare e basta. 2 le strade, stante la nostra oscena fiscalità: o delocalizzi l'impresa o "delocalizzi" la manodopera, ossia la porti qua. Alla fine del secolo scorso cominciarono ad andarsene all'estero le imprese per i vincoli fiscali assurdi in Italia e anche per avidità. II step si delocalizza la manodopera, la forza lavoro: queste si chiamano migrazioni, che non sono mai casuali ma pianificate da parte di chi necessita di forza lavoro. I partiti di governo, ultimi anni anche quelli di sinistra sedicente si sono messi al servizio della causa dell'immigrazione per-le-imprese, hanno fatto il loro sporco lavoro "conto terzi" obbedire o sparire, hanno obbedito ma spariscono lo stesso, il paese li detesta per buona parte e c'è chi fa le mappe dell'odio ma questo effetto era prevedibile, hanno tirato dritto e continuano ad oggi con la retorica buonista e a forza di rievocarne lo spettro saltano fuori forme neofasciste perché diversamente non potrebbe essere. Uguaglianza, libertà, sicurezza (che sono poi i tre leit motiv della Rivoluzione francese, pressapoco), nell'uguaglianza ci mettiamo anche una distribuzione più equa della ricchezza oggi squilibrata proprio per effetto delle migrazioni e altri fattori secondari. Ebbene la gente oggi è disposta a rinunciare alla Libertà pur di avere Sicurezza ed Eguaglianza. Tradotto: toglieteci dai coglioni questo marasama di immigrati vogliamo sicurezza non essere rapinati o derubati, ridateci il lavoro, siamo anche disposti a sottometterci a un Tiranno e al muro chi ha ridotto l'Italia così, queste idee circolano sottotraccia in una parte di popolazione ex "buona" ora incazzatissima e se si vuole cattivissima oggi, a livello più o meno inconscio, i signori in treno campione assolutamente casuale avrebbero firmato per sottomettersi a un regime che garantisse sicurezza e lavoro, questo hanno prodotto, nessuno è una statua di gesso, si modifica a seconda delle condizioni, il mio cane è buonissimo ma se gli vado con la mano mentre mangia, mi ringhia, non per cattiveria ma perché difende quel che lo fa vivere. 
Mino Rini Pasquali