lunedì 23 luglio 2018

Manifesto

Non è un più un giornale da tanto tempo, ma il simbolo della sinistra irriducibile che prenota le vacanze a Capalbio. Ha avuto giornalisti/e bravissimi nell'offendere, svilire la politica del più grande partito comunista dell'Occidente. I fighetti (tanti) che ho conosciuto, diventati almeno deputati, lo tenevano (di nascosto) come bibbia delle cose che non si sarebbero mai avverate. La nascita del Pd lo ha reso quasi indispensabile come lavaggio delle coscienze dei tanti che avendo famiglie allargate si sono convertiti al vangelo di Matteo. L'ho fatta troppo lunga per arrivare al coccodrillo che il giornale fondato da Lucio Magri, confluito nei comunisti, squisitamente proletari, ha regalato, non molto anticipatamente, a Sergio Marchionne. Nemmeno il punto di morte lo ha graziato. E' così Fiat, il titolo uscito. Sono bravissimi nella scelta, la cooperativa si riunisce tutte le sere per impaginare la prima ed unica pagina. L'articolo poi, meglio di tante finzioni, esprime l'arroganza, l'alterigia, lo snobismo di una fallita classe dirigente che ha sempre voluto insegnare a tutta la sinistra come va il mondo. Lui ha salvato la Fiat, voi avete permesso il..Pd.