martedì 31 luglio 2018

Darsena&Dintorni

Non posso dire nulla sulla débâcle del progetto Beat Village, essendo una situazione molto... incasinata, con annunciate querele e controquerele, quindi parlerò perlopiù in astratto a prescindere da detta vicenda nei suoi sviluppi finali con la chiusura alle porte del mese più importante turisticamente. Mi interessava più trattare la questione della darsena e di SGM (San Giuliano Mare). Due parole appena: il turismo a San Giuliano nasce per ultimo, quando altrove in zona c'era già da quasi un secolo e nasce paradossalmente grazie al Deviatore che suscita interesse, richiama gente del posto e di seguito turisti. Nascono i primi alberghi nella parte a ridosso di Carlo Zavagli per poi estendersi verso lo squero. Poche centinaia di metri perché in via Lucio Lando già finisce tutto in quanto restava un enorme campo che serviva secoli passati di servizio, ora non rammento per cosa, comunque per il porto, davanti una grande spiaggia libera per i riminesi. Poi la rivoluzione delle opere Gecos e di un porto tutt'altro che disprezzabile se non fosse per la difficoltà di entrarvi in caso di maltempo come drammatici fatti recenti dimostrano. Ma non divaghiamo: io non so per esempio con quale criterio sia stata creata una spiaggia ex novo completamente diversa dalle altre, 20 anni fa, chi siano i concessionari in base a cosa etc. ma questo luogo rimane per molto iriminese, eppure è molto apprezzato per i pochi turisti che sanno che esiste. Zero discoteche, zero commercio, qualche buon ristorante, viavai di più o meno facoltosi diportisti, animato, ma pochi turisti, più che altro "escursionisti" di un giorno, pochi alberghi, nessuno di lusso, direi che in passato sebbene consideri la Darsena una grande e importante opera, SGM ha vissuto stagioni migliori pur restando anche al tempo spiaggia sui generis, località fuori dai grandi flussi turistici che interessano la zona sud, per via del fatto che il suo lungomare non è collegato direttamente con quello nord e quello sud per la nota questione del porto che non consente il passaggio. Una sorte che condivide con Rivabella che comunque è meno nascosta essendo più vicina a via Coletti. Questa zona è per me turisticamente una scommessa persa, il turismo non è decollato con la darsena come ci si attendeva per la semplice ragione che nulla è stato fatto per renderla integrata nel contesto urbano con le altre frazioni.,Evidentemente vi sono interessi, resistenze che possa concorrere a dividersi la torta turistica con altri. L'attenzione del... "Comune" è tutta su Palata, Tintori, San Giuliano Borgo, questo luogo resta figlio di un dio minore, chissà forse perché turisticamente nato per ultimo snobbato dal Comune. E l'imprenditore che ha dovuto chiudere tutto, lancia proprio il suo J'Accuse all'amministrazione che lo avrebbe boicottato e non c'è da pensarci sù, molto probabile sia così, parlando in astratto perché che nasca un polo del divertimento ivi alternativo a quello che c'è dall'altra parte e direi anche a San Giuliano non sembra essere nell'interesse di nessuno. In effetti a San Giuliano, a parte qualche bar e ristorante non c'è e non è nato nulla con la darsena, anzi! Eppure ha avuto stagioni non disprezzabili nei '70 e '80, quando paradossalmente non c'era il porticciolo ancora. Quindi su tutto il resto non mi esprimo ma quando l'imprenditore del Beat Village dice di non aver trovato interlocutori nell'amministrazione questo è possibile:. Patrocinio non oneroso per lui, oneroso per altri, dunque? SGM Non potrà mai avere acque cristalline essendo comunque vicinissima a un centro abitato e chiusa dal prolungamento del molo, non potrà mai avere una spiaggia lunga per la stessa ragione, ma questo luogo meritava di essere integrato nel turismo sotto il profilo della viabilità in primis. Ebbene San Giuliano nasce come spiaggia, come si può immaginare, di quanti abitavano lungo il deviatore che inizialmente vi andavano a piedi o in bici, e il deviatore cinge il quartiere Ina Casa che risale agli anni '50. Da allora, pensate, ancor oggi un servizio bus collega San Giuliano all'Ina Casa, una cosa assurda, quasi incredibile a credersi che nessuno abbia pensato di fare un'altra line in quanto nessuno che abiti all'Ina Casa andrà mai oggi al mare in bus ed inoltre SGM non è più la spiaggia ove si recano quelli che abitano all'Ina Casa e lungo il deviatore. Ma questo incredibile collegamento persiste, piuttosto che pensare a collegarlo all'altra sponda, a integrarlo col servizio bus dei due lungomari, fare un accesso decente, segnalato, da via Destra del Porto, fare un accesso decente, segnalato da via Coletti per chi viene da nord, ad allargare via Zavagli, a segnalarlo, a fare navette chi indichino "Darsena", a farci passare il trenino etc.etc.etc. Un turista potrebbe venire tutta la vita, tutti gli anni a Rimini, senza sapere che esiste San Giuliano mare con un passeggiata in altezza, un'arena per spettacoli, un porto per diportisti, deliziosi appartamenti, spiaggia curata, ottimi ristoranti etc. Anche se tutto il resto è rimasto tel quel anzi, la parte nord è collassata, non ci sono discoteche, ritrovi, non c'è più nulla. Si è puntato il dito sulla politica degli eventi, a parte questo: il problema che si potrebbe aggiungere è che gli "eventi" e le "attenzioni" sono sempre nei e per i soliti due (2) posti (piuttosto che allargarsi ad altre località come avviene raramente e con patrocini comunali non "non onerosi" come per il beat Village, ma onerosi e talora "onerosissimi" altrove!) ed esserci proprio nel mezzo ha decretato, per come la vedo io, la fine del Beat Village nonché il mancato sviluppo di SGM in anni recenti fuori da qualsiasi evento;
 jn foto: il lungomare, foto invernale, nella parte nord, solito panorama negozi sfitti etc. 
Prof Nello Pasquale