giovedì 1 maggio 2014

Consiglio Prostituito

Dunque. Per fare in modo che questo articolo sia efficace, cari lettori affezionati, ho bisogno della vostra collaborazione (si di tutti e due). Queste poche righe farebbero sicuramente la fine del Consiglio Tematico sulla Prostituzione di ieri sera se non fossero in grado, come è appunto successo nell’occasione, di individuare un livello di discussione condivisibile su più piani. Ieri ognuno parlava di cose diverse, probabilmente senza neanche rendersene conto. La collaborazione che vi chiedo è semplicemente l’uso dell’immaginazione. Fate un respiro profondo, rilassatevi e immaginate quello che vi sto per descrivere. Siete in un quartiere residenziale. Non uno di quelli con i condomini, un bel quartiere di villette singole come se ne vedono tante nei telefilm d’oltre oceano. Le strade sono pulite e incorniciate da alberi, ogni casa ha il suo giardino verde, con l’erba ben tagliata ed un sacco di fiori profumati. Ci sono molti bambini che giocano tranquillamente sia nei giardini che nei marciapiedi. Le mamme si intrattengono sorseggiando Tè sotto le verande ben curate e chiacchierano tra di loro per nulla in apprensione, sanno che i figli sono al sicuro. Le macchine dei mariti che tornano dal lavoro tengono il passo d’uomo. Se proseguite per uno qualsiasi di quei viali arriverete ad una piazza nel cui centro sta una magnifica fontana. Ci sono persone che entrano ed escono da tutti i negozi che contornano la piazza salutandosi cortesemente ogni volta che incrociano i percorsi, anche se si incontrano più volte, sempre con il medesimo sorriso. Intorno alla fontana ed ai suoi giardini ci sono giovani fidanzati che mangiano un gelato, amiche del cuore che si raccontano segreti e adolescenti che, non trovando il coraggio del primo passo, si scambiano sguardi e rossori. Lo vedete? Bene… adesso in mezzo a tutto questo piazzateci una Prostituta che mette in mostra la “merce” e ammicca ad ogni passante. Stona? Riuscirebbe mai ad agganciare un singolo cliente? Quanto durerebbe? E’ chiaro che per esercitare la prostituzione in un posto così bisognerebbe usare un altro approccio, magari più discreto, magari bisognerebbe che lo sapessero solo gli interessati. Il nostro problema è che, usando l’immaginazione, nell’idilliaco quartiere abbiamo messo l’unico tipo di lucciola che conoscevamo, quella autoctona di Rimini. A questo punto però viene spontaneo chiedersi: perché a Rimini non stona? Voglio dire.. forse qualche 15enne potrebbe sentirsi emozionato e confuso nel capire quale sia il mestiere di tutte quelle ragazze ai bordi delle strade, ma il resto di noi prende nota e passa avanti, tanto che sarebbe più da raccontare l’aver visto un uomo a cavallo. Il fatto che una prostituta non faccia né caldo né freddo, fino a che non viene ad abbassarci il valore della zona dove abbiamo comprato casa, dovrebbe farci pensare a che tipo di anestetico ci devono aver fatto ingoiare per farci andar bene un degrado come quello di Rimini. Droga, Mafie, Corruzione, Cementificazione, Abusivismo, Inquinamento, Emarginazione, Indifferenza, Crisi economica e di valori… molti sono convinti di essere immuni dalla Rimini Fantasma che inghiotte tutto e tutti, ma non è così. Dunque la parola magica è Degrado. Questo è il livello che unisce la prostituzione a tutti gli altri mali di Rimini, non che la nostra sia l’unica località contagiata, ma qui è particolarmente agevole vedere chi favorisce una situazione del genere. Un cittadino anestetizzato, quello che vorrebbe chiudere tutte le prostitute in una casa chiusa per non pensarci più, fa comodo ai mediocri che possono guidare la Società senza essere considerati tali ed allora ecco: inutili autobus che sventrano il territorio e che giovano solo a chi li ha progettati, Manager che fanno buchi da 100 milioni di Euro per poi chiedere disinvoltamente pezze di cemento che danneggiano la comunità, Aziende che si comprano il Monopolio di un servizio a prezzo di saldo, la Mano Pubblica che disintegra un aeroporto e poi si indigna se la Procura ne chiede il fallimento, un Sindaco che in due anni e mezzo di legislatura si vanta di aver prodotto delle slide colorate, mentre il turismo, primo bene della sua città, chiede una camera, tre pasti e una gita a 20 euro. Potremmo continuare, ma ci fermiamo qui. Ieri sera c’era un Consiglio Tematico che voleva mettere un ulteriore freno al Degrado con idee certamente non risolutive (niente potrebbe esserlo proprio per il ragionamento fatto fin qui), ma di segno pratico, una bandiera nella terra di nessuno. Di cittadini, sebbene il problema sia di molti, ce ne erano pochi… la maggior parte sognava una casa dove chiudere tutti i problemi.
 P.S. Usare un divieto di fermata come dissuasore di contrattazione è stato giudicato dagli esperti di prostitute impraticabile. La motivazione (giuro): non si può distinguere uno che sta chiedendo un’informazione da uno che cerca sesso a pagamento. Beata ipocrisia e sogni d’oro.
 Davide Cardone  @DadoCardone]
Citizen