sabato 3 maggio 2014

La Bolla Renzi

Sbagliano i poliziotti quando applaudono o quando si tolgono il casco alle manifestazioni, ma liquidare tutto con l'alibi di insignificanti minoranze è l'atteggiamento pilatesco della solita politica. Parlo dei poliziotti come fatto contingente, la stessa logica vale per qualsiasi dipendente pubblico che spesso diventa il capro espiatorio di un sistema sempre più assurdo. La prova regina di questa impostazione risiede nel tentativo di riforma della pubblica amministrazione sbandierato da Renzi. Si scaricano sui dipendenti pubblici tutte le responsabilità di un Italia che non funziona. Quando il popolo ha fame, occorre lanciare qualche testa mozzata, questa volta ha il colletto bianco. Chi difende il condannato di turno, rischia di fare la stessa fine. I fatti hanno dimostrato che le ragioni di panza portano male. Se invece dell'ebetino saccente e sorridente, accompagnato da bambine cresciute solo nelle tette che recitano le poesie dei capi a memoria, ci fosse una cultura dell'amministrare, si capirebbe che la macchina pubblica non può funzionare proprio per colpa della politica che finge di riformarla. Ogni meandro locale e nazionale è occupato, si emanano leggi confuse per interpretarle, le Ruote da spettacoli "viaggianti" diventano rendite fisse. I mattoni sono peccaminosi a..discrezione. Due semplici concetti e capisci perchè trovi dieci uffici che si occupano della stessa materia, perchè le leggi non sono mai chiare e perchè i magistrati non ..pagano mai. In questo drammatico/ comico quadro, è ovvio,che se i politici vogliono comandare e decidere, il dirigente più bravo, che fa carriera, è quello che li asseconda. Detta così può sembrare una gigantesca teoria del complotto, ma quando si osannano Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Biagi e le centinaia di servitori o martiri dello stato, la costante è che il loro primo nemico è stata la Politica di Terzo Livello mai scoperta. Hanno provato anche a separare le competenze tra dirigenza e consiglio, è cambiato qualcosa? I 43 dirigenti riminesi sono più bravi o fedelissimi? Perchè uno non si può rifiutare di comporre una delibera come quella dell'Aquarena? Oppure le altre 88 varianti di regime? Detta così può apparire troppo semplicistico, nella formazione delle leggi dovrebbe esserci un ruolo autonomo dei tecnici per formulare regole chiare, riassumendo le precedenti normative. Un organismo che dovrebbe continuare il suo ruolo in rapporto con gli uffici stessi al fine di mettere a sintesi i difetti normativi. C'è da recuperare quel finto liberismo della sciagurata rivisitazione del titolo V. Piani emergenziali, commissariamenti ed ..Aeradria. La Corte dei Conti sanziona i reati, non li può prevenire. Se il controllo lo vogliamo fare per tutti in termini generalizzati, allora andavano bene le vecchie prefetture, abbandonando il tema della sicurezza per compiere quello del controllo, forse più urgente. Un ritorno all'antico od una sana e corretta amministrazione? Quante delibere sarebbero passate direttamente alla...Gualdi?. La realtà ottimale per uno Paese (?) come il nostro è rappresentata da una quarantina di distretti, amministrati con la logica delle Città Metropolitane. Lo Stato Centrale si ritira da tutto. Per le puttane bastano i cartelli di Jamil. Avendo un progetto organico sulla suddivisione dei territori diventa facile e logico proporre una Camera delle Autonomie, Presidente la Boschi. Quello che viene prodotto è un misto di arroganza e stupidità, messaggi mediatici per traguardare con meno danni il prossimo passaggio elettorale. Minore spesa pubblica, migliori servizi, meno burocrazia. Cosa c'entra tutto questo con la riforma dell'ebetino? Solo una triplice scandalosa può permettere un'altra presa per il culo, in particolare verso quelli che sono gli ultimi assistiti sindacalmente. Sono bastati pochi mesi, la Bolla Renzi è scoppiata.