venerdì 25 settembre 2015

Air Riminum: Chi controlla il controllore

Questa mattina Giulia Sarti, Deputata del Movimento 5 Stelle, ha sottoposto in Parlamento, con un’interpellanza urgente, il caso dell’Aeroporto Federico Fellini. Come molti ormai sapranno questo settembre ha portato con se la notizia che, in aprile, il TAR dell’Emilia Romagna ha giudicato il bando di assegnazione non valido, poiché mancante di una specifica richiesta di requisiti tecnici. Lo so, abbiamo saputo a settembre una cosa decisa 5 mesi prima, ma pare che le fortune temporali del Dott. Corbucci e la della Dott.ssa Fincato non siano tutte qui. Oltre ai 5 mesi di parto la sentenza, ad oggi, non è stata ancora notificata ad Enac, di conseguenza il bando è ancora valido e in seguito, quando verrà consegnata, si potrà disporre una sospensiva, dato il ricorso al Consiglio di Stato. La legge ne dà facoltà. Bene. Aspettando che le vie legali facciano il loro lungo e provvidenziale corso, oggi, dopo una miriade di interrogazioni sullo stesso tema bellamente ignorate, il Sottosegretario al Ministero dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro ha risposto a nome del Governo. Avete presente chi è? Se lo cercate su google foto probabilmente lo trovate seduto a fianco di Laura Fincato nella conferenza stampa di Air Riminum, quella con il divieto di far domande, in cui la stessa Fincato leggeva al pubblico presente le scuse di Vito Riggio (Presidente Enac) che non era potuto venire. Giulia ha ripercorso minuziosamente la storia dell’Aeroporto e del fallimento di Aeradria, facendo ben intendere come le interferenze politiche siano state fatali alla struttura, per poi arrivare all’attuale società e a tutti i dubbi che confondono chi ha interesse ad avere un aeroporto vivo, funzionale e funzionante. Infine ha chiesto (riassumo) cosa intendesse fare il Governo allo scopo di assicurarsi una situazione di legittimità per la struttura, visto che corrisponde ad un grosso pezzo dell’economia di un territorio. La linea di difesa del Sottosegretario, non posso chiamarla altrimenti, è stata quella di affermare che le certificazioni le dà ENAC in quanto autorità aeroportuale, di conseguenza non possono che essere legittime. Ma chi è che controlla il controllore? Questa domanda l’ha fatta anche la Sarti in Aula, non mancando di far notare che Laura Fincato non fa nulla per nascondere l’amicizia con il Presidente Enac, ne la collaborazione con chi proprio in Aula è chiamato a rispondere per il Governo. A questo punto devo aprire una breve parentesi. Amicizia e rapporti di collaborazione non sono indizi di colpevolezza, ne di malaffare, esiste però un problema di opportunità politica riconosciuto anche tramite regolamento nelle amministrazioni. Anche nel più piccolo dei Consigli Comunali, per esempio, se una persona ha direttamente a che fare con l’oggetto della votazione, per economia o parentela, si alza e non partecipa. Il problema dell’opportunità politica è più che mai presente a Rimini e raggiunge uno dei suoi massimi conflitti proprio sull’aeroporto, dove continuano a parlare, tra gli altri, persino gli indagati del precedente fallimento. Il territorio necessitava di trasparenza e tranquillità, non di ulteriori dubbi. Il dubbio poi aumenta quando, nella rassegna stampa di oggi, leggo il Dominus dell’affare Air Riminum che fa lo spavaldo, nonostante vi sia una sentenza esecutiva indicante l’illegittimità del bando con cui è stato assegnato l’aeroporto. Corbucci ha una conoscenza tale delle dinamiche legali che relega qualsiasi addebito a “chiacchere da bar”, nega fino a bisticciare con la stampa che l’aeroporto gli possa venir tolto e, nonostante i risultati peggiori di sempre, dice che l’aeroporto prima era una piadineria e oggi con lui diventa un ristorante “quasi” a cinque stelle. Forse qualcuno dovrebbe spiegargli che ha Rimini ci sono piadinerie che guadagnano molto più dei ristoranti. Come detto le incertezze, soprattutto dopo atteggiamenti che sembrano tutto tranne che ponderati, sono tante, ma abbiamo anche qualche certezza. L’aver preferito (anche se fosse in maniera legale) una società che non aveva mai avuto a che fare con un aeroporto ha determinato un ritardo nella presa in carico della funzione, che l’annuncio di un milione di passeggeri (o forse erano due?) non è stato in grado di colmare. Oggi nell’evidenza di un traffico peggiore non solo della “piadineria” da cui si prendono le distanze, ma anche con risultati inferiori del curatore fallimentare della piadineria stessa, i numeri sono molto calati e si parla di 500 mila passeggeri.. che poi è il traffico fisiologico da sempre e da più parti identificato per lo scalo di Rimini. Non una grande innovazione, ma aspettate che l’aeroporto si trasformi in un Cine – Disco – Casinò e vedrete che risultati.
P.S. Se il bando fosse stato fatto con una vincolante richiesta d’esperienza gestionale adesso staremmo parlando d’altro, sicuramente di altri numeri. Il calo passeggeri, nell’estate metereologicamente migliore da quattro anni a questa parte, ha sorpreso molto i “creativi della Finanza” che, non avendo mai gestito un aeroporto, avevano fatto piani contando su risultati completamente diversi. A quanto pare AiRiminum SPA dovrà aspettare ancora un po’. 
@dado cardone Citizen