giovedì 10 settembre 2015

Fatti non Foto

So bene e aggiungo purtroppo, che Gnassi guarda solo attraverso i suoi occhiali festaioli. So benissimo che esiste una stampa (?) locale sempre più supina. Però credevo ci fosse un limite a tutto, si trattava di stabilire chi potesse interpretare la figura dell'arbitro imparziale. A dire il vero in Via C.A. Della Chiesa ce ne dovrebbero essere un bel manipolo, ma... Voglio parlare dell'ultima invenzione forse nata di getto a seguito di una visita al Festival di Venezia che il nostro primo cittadino, attore dalla nascita, con qualche pregevole comparsata, non poteva toppare. Ormai è diventato il "Bartolani" della Rimini 2.0. Non esiste foto, inquadratura o selfie senza la sua invadente presenza. Il famoso e originale, ripristinatore della Fontana con 4 Cavalli era un dilettante dello scatto. Cosa significa Signor Sindaco unire la dorsale adriatica da Venezia a Bari? Il Carlo Melucci Parmeggiani gode ad ogni sua uscita, non sarà lui che la incita? Una dorsale cucita con una Festa Rosa? Volendo per un momento prenderla sul serio, mi piacerebbe chiederle quali sono gli elementi infrastrutturali che non siano boccali di birra da mescere. La dorsale adriatica vagheggiata da sempre non esiste più. E' superata dall'Alta Velocità Napoli-Bari. E' stupido pensare che, a parte la Puglia, una dorsale che si ferma a Pescara passando per Ancona, possa giustificare interventi miliardari. Sono scelte che non condivido, ma è la realtà. Non le fumose elucubrazioni gnassiane. Decisioni ormai consacrate da anni, mentre ci masturbavamo e non è finita, con le Cartoline di Rimini. Si doveva pensare e proporrre (a chi?) un'area vasta per Rimini da costruire attorno a Venezia. Si allungava sulla costa dalmata, creando un bacino d'attrazione del nord est, con capitale veneta. L'unica città oltre Roma conosciuta e visitata da tutto il mondo. Una scelta concreta, ma nel contempo anche una provocazione verso una Bologna sempre più provinciale e chiusa in se stessa. L'ultima novità si chiama eliminazione del passante autostradale. Mentre a Modena e Reggio ne vogliono almeno discutere, nella Rimini delle feste, aggiungono piadina e sardoncini. Da consumarsi rigorosamente a S.Giuliano. Ricordo ai nostri rappresentanti istituzionali, "specializzati" in altri settori, tra cui selfie e gite, che ci hanno negato l'autostrada che sempre da Venezia portava direttamente a Rimini, senza "dovere" passare per Bologna. Costituiva un vero asse per unire la costa emiliano-romagnola. Una arroganza infinita, negano anche quello che ci spetterebbe, sapendo che per la nostra riviera fondata sull'accoglienza, non lo sballo, è un colpo mortale. La morale è che fino a quando sosteniamo e votiamo, chi si dimostra un nostro nemico, ad esempio Bonaccini, messosi subito al lavoro per cancellare il famoso "Passante", siamo perdenti e marginali. Non basta l'autorevole presenza della Petitti. I piddini riminesi non contano un ca..anche prima di Santarcangelo, figuriamoci quando e se arrivano a Bologna. Nella nostra ex provincia le forze cominciano a pareggiarsi. Un bel convegno su questi temi si può organizzare solo a Riccione, Bellaria e..Coriano, se alla Spinelli e Santini interessa un altra botte programmatica. Potrebbe essere anche un tema "leghista", ma forse voglio troppo.