martedì 22 settembre 2015

La luce in fondo al tunnel?

Tubi che sparano merda (fosforescente?) frullata al largo. Ebbene sì. Questa è la tragica realtà. Il problema degli scarichi fognari in mare dopo le giornate di pioggia, non è nato con la giunta Gnassi, ma oggi possiamo affermare che in questi ultimi cinque anni, la situazione è peggiorata e i lavori messi in atto per risolvere questo problema diventato cronico, non serviranno a niente, anzi, contribuiranno notevolmente ad aumentare l'inquinamento marino tirandosi dietro tutte le ovvie ripercussioni negative, sia a livello turistico che per l'economia legata alla pesca. Il coinvolgimento isterico di Hera in questa faccenda, costerà centinaia di milioni ai riminesi, molti dei quali, da anni non mettono un piede nel nostro mare per paura di beccarsi qualche malanno. La cosa più giusta sarebbe stata un bando di concorso fra le varie ditte che operano in questo settore (ce ne sono di validissime e molto più economiche) e scegliere quella che garantiva i migliori risultati. Oggi esistono tecnologie in grado di risolvere al 100% il problema degli scarichi fognari in mare ma siccome il comune di Rimini è ostaggio di Hera e viceversa (in pratica sono la stessa cosa), allora bisogna che i cittadini sborsino milioni di euro ad una multinazionale miliardaria che però non è in grado di operare nel modo più corretto e che, alla fine, ha scelto la soluzione più semplice ma più dannosa: costruire dei tubi giganteschi che sparano merda frullata (così magari si mimetizza) a cento metri dalla riva. Possibile che non abbiano pensato alle correnti marine, ai pesci, all'accumulo dei liquami sul fondo sabbioso, alla penuria di ossigeno che porterà questa operazione con conseguente morìa di pesci, proliferazione algale e cambiamento del clima, visto che è ormai appurato che anche il degrado marino è strettamente connesso al riscaldamento dell'atmosfera? E quando il moto del mare riporterà inevitabilmente a riva tutta la merda scaricata al largo qualche giorno prima, metteranno di nuovo i cartelli di divieto di balneazione anche se non piove da una settimana? E cosa racconteranno ai turisti (sempre che ne sia rimasto qualcuno)? Che i cento milioni e passa, elargiti a Hera dai cittadini, non sono serviti a una mazza? E' mai possibile che sia gli amministratori del Comune che gli operatori del turismo, ma anche le opposizioni politiche, non si siano resi conto in tutti questi anni dell'assoluta priorità di questo problema? Buttare la mondezza sotto al tappeto, nascondere il problema per non rovinare la stagione, ha portato il nostro mare ad un degrado tale da rovinare la nostra città. Gnassi può organizzare tutti gli eventi festaioli che crede ma niente e nessuno potranno mai sostituirsi all'attrattiva del mare, della spiaggia e di tutte quelle attività ad esso collegate (compreso il suo ristorante). Invece di riportare la sua città agli antichi splendori, quando con il turismo mangiavano abbondantemente la maggior parte dei riminesi, ha contribuito al suo degrado in maniera spaventosa. Definitely unfit to rule. 
P.S L'immagine sopra chiarisce maggiormente il livello di presa in giro ai danni dei cittadini: com'è possibile che a pochi metri dalle zone indicate con la bandierina rossa, ci sia l'acqua pulita??????
Sonia Toni