martedì 15 settembre 2015

Le strane comari di Rimini

Il "licenziamento" del Direttore Generale della Carim, accompagnato da un assegno/bonifico milionario, non ha sollevato nelle veline locali alcun sussulto. Mentre la "prevista" cancellazione di Airiminum come soggetto gestore il Fellini sta mettendo in serio imbarazzo le comari giornalistiche del Pd. Mocchi, direttore della Carim, propugnava un riavvicinamento verso i (due) industriali rimasti, spinto dalla fortunata casualità che sono ormai un'unica famiglia, mentre la Fondazione Pasquinelli aveva come sempre obiettivi diversi e..sbagliati. La Carim dall'occupazione del 40% del mercato riminese era scesa ad un misero 10, con probabilità di proseguire nel cammino. Questa mattina tutti parlavano dell'Aeroporto e sempre ..tutti lo avevano detto che finiva così. Ci sono stati anni "meravigliosi" dello scalo riminese, non ancora titolato al Maestro, poco fortunato nei rapporti amarcordiali con la Città, sotto la gestione di Pierani, messo in croce comunista per piccoli ed innocenti comarketing, però da milioni di passeggeri. Allora il rapporto o l'incidenza sul territorio tra l'Aeroporto e la Cassa di Risparmio di Rimini era almeno di 1 a 100. Non certo come l'indotto miracoloso di Cagnoni, diabolico moltiplicatore di debiti e visitatori. Il Cancelliere che lo usiamo per chiudere i nostri racconti e perchè le sa..quasi tutte, giudica davvero strane le comari giornalistiche. Vedono pagliuzze aeroportuali ma non le "travi" del Partito della Nazione= Pd + Cielle. Altro segno infausto per gli eredi di Gramsci è proprio Rimini, ormai i fallimenti non meritano nemmeno un titolo sui "loro" giornali. 

PS Aveva visto giusto Il Generale Cecchi. Lo dice anche il Cancelliere e noi siamo a posto con la coscienza e.. le verifiche