venerdì 18 settembre 2015

Interrogazione Consigliera Regionale Raffaella Sensoli M5S

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
 Premesso che il TAR dell’Emilia-Romagna, con sentenza immediatamente esecutiva ha annullato la gara per la Concessione della gestione totale (di durata trentennale) dell’Aeroporto di Rimini e, conseguentemente l’aggiudicazione in favore della società Airiminum; la sentenza poggia sul mancato rispetto del disposto del D.Lgs 163 del 2006, Codice dei Contratti, il quale, all’articolo 42, comma 1 afferma che negli appalti di servizi e forniture la dimostrazione delle capacità tecniche dei concorrenti può essere fornita in uno o più dei modi indicati, a seconda della natura, della quantità dell’importanza e dell’uso delle forniture e dei servizi; in particolare, per il tribunale amministrativo regionale la stazione appaltante, vale a dire l’ENAC, “avrebbe dovuto inserire nel bando i requisiti minimi di capacità ed esperienza per la partecipazione alla gara – es. precedenti gestioni di complessi aeroportuali o di complessi similari – in modo da impedire l’aggiudicazione del servizio in favore di soggetti privi di qualsiasi professionalità nella specifica materia o in materia analoga”; scelta, questa, che “non appare logica ed adeguata rispetto allo scopo perseguito e alla delicatezza e alla complessità della gestione di servizi di elevato livello tecnico ed organizzativo, quali devono considerarsi quelli di natura aeroportuale”; considerato che la sentenza, depositata l’11 settembre, a stagione turistica estiva ormai conclusa, comporta il prosieguo delle condizioni di gravissima incertezza e caos che hanno caratterizzato gli ultimi anni di vita dello scalo aeroportuale riminese; tale stato di cose infligge un colpo durissimo all’operatività ed all’efficienza delle infrastrutture a supporto della mobilità, dell’economia e del turismo in regione, aggiungendosi all’ormai prolungata inattività dello scalo di Forlì, per il quale, al momento, non si intravedono nuove soluzioni o progettualità; studi recenti, basati su fonti IATA (International Air Transport Association) individuano per l’Italia una media di 1.086.000 abitanti per aeroporto (sul piano europeo è di 811.000 abitanti per aeroporto) e, nello stesso tempo, rimarcano il ruolo decisivo svolto dallo scalo riminese per i flussi provenienti dalla Russia, di cui gestisce una percentuale attorno al 20% del totale italiano; l’aeroporto di Rimini opera in riferimento a un territorio che alla straordinaria vocazione turistico-commerciale aggiunge un bacino di residente superiore a quello del rapporto medio abitanti/scali italiano (con parametri ancora più positivi se si assumono a riferimento anche aree extraregionali gravitanti sullo scalo romagnolo; nell’“Atto di indirizzo triennale 2016-2018 in materia di programmazione e amministrazione del trasporto pubblico regionale e locale” approvato dalla Giunta ed esaminato dall’Assemblea legislativa l’8 settembre per l’espressione del parere si richiama il “nuovo PRIT 2020 (approvato con Delibera di Giunta regionale n.159/12 ed ora in fase di aggiornamento in proiezione al 2025)”; tale importante documento, decisivo, per le strategie regionali in materia di mobilità di programmazione, di durata decennale, verrebbe evidentemente spostato in avanti di un quinquennio, alla luce della permanente indisponibilità a tutt’oggi dell’atto di programmazione relativo al decennio in corso; diviene indispensabile disporre di una programmazione strategica che affronti nel l’intero quadro dei flussi di mobilità e dell’esigenze di trasporto passeggeri e merci a servizio della comunità regionale nel suo complesso, tenendo condo delle diverse modalità di trasporto e delle necessarie operazioni dirette ad assicurare i collegamenti , l’interoperatività e l’integrazione fra mezzi, linee, snodi; la proposta industriale di AiRiminum, presentata il 9 maggio 2015, individuava asset da integrare nello sviluppo dell’aeroporto: fiere, congressi, alberghi, centri commerciali; asset già esistenti, mentre quello che serve oggi è semplicemente quello che avrebbe dovuto esser assicurato tramite la gara dell’Enac, annullata dal TAR, vale a dire l’aeroporto; anche le implicazioni occupazionali sono evidenti e gravi, facendo seguito alle già forti penalizzazioni subite a seguito del fallimento di Aeradria e facendo presagire il rischio di nuove e pesanti fasi di crisi con ricadute sui lavoratori; interroga la Giunta e l’Assessore competente per sapere: se intenda attivarsi presso il Governo e l’Enac per individuare una soluzione che consenta modalità di gestione dell’aeroporto di Rimini tali da assicurare adeguate competenze tecniche-organizzative del gestore, continuità dell’operatività, adeguatezza del piano industriale alle esigenze di mobilità del territorio e delle specificità e vocazioni economiche, culturali, commerciali; se e come il futuro dello scalo rientri nella programmazione del prossimo PRIT, unitamente ad un complessivo piano dell’aeroportualità; come intenda affrontare in sede di PRIT la situazione degli scali romagnoli e la ridefinizione di un sistema aeroportuale regionale atteso che nella proposta (tuttora tale) di PRIT 2010-2020 si legge che “considerato che l’attuale insieme degli aeroporti aperti al traffico commerciale in Emilia-Romagna è costituito dai nodi di Bologna, Forlì, Rimini e Parma, il PRIT 2020 considera tale sistema adeguato alle necessità della regione Emilia-Romagna”; quali implicazioni abbia la perdurante criticità del “Fellini” rispetto alla programmazione complessiva dei trasporti, in riferimento, per esempio ai collegamenti ferroviari e stradali con lo scalo aeroportuale; quali implicazioni abbia la perdurante criticità del “Fellini” rispetto alla programmazione complessiva delle misure di promozione turistica e di supporto al marketing territoriale e di qualificazione dell’offerta; quali misure intenda attivare per affrontare le implicazioni occupazionali conseguenti allo stallo determinato dall’annullamento della gara ed alla perdurante condizione di incertezza sull’operatività dell’aeroporto, e quali strumenti intenda utilizzare al riguardo.