sabato 8 luglio 2017

Better Call Lucio

Decenni di amicizia con il padre, non condividendo però mai niente che non fosse il partito (DS), mi mettono nella complicata situazione di commentare quello che ha scritto...Lucio Gobbi. Il ragazzo c'è e come. Una delle poche voci intelligenti che escono (poco) in quel miscuglio orribile definito troppo presto partito. Ha compilato un requiem sul dibattito mai scaturito all'indomani della batosta elettorale (ultima?). Il Pd è uscito sconfitto dappertutto, ci fosse stato il ricambio di Gnassi avrebbe vinto anche la Franchini. Gli hanno perdonato (quasi) tutto perfino (forse) le incaute lettere di..patronage. declassate a semplici auguri di Natale al Fellini? L'ultimo film di Fabbri Nando. Riccione, Coriano e Morciano hanno riconfermato i gestori vecchi ma non piddini. Lucio..Gobbi pone invece il civismo al centro della sua riflessione. Devo premettere che il padre Lino è stato uno degli autori della fortunata invenzione civico-ciellina-demaniale che ha permesso a Gnassi di stravincere. Diciamo che difende un regalo di famiglia ma ha accusato il segretario Magrini di collezionare solo sconfitte, Nel calcio oggi diventato, rispetto alla politica, un salotto si direbbe che le vittorie hanno sempre un padre, le sconfitte sono orfane. Il segretario ha avuto l'ardore di accusare Pizzolante di non essere il detentore del civismo e di girare (troppo) senza averne la patente. Sono volati gli stracci dei civivo. Il dibattito si svolge tra chi sostiene che civismo è roba di Pizzolante ed i suoi (pochi) amici rimasti, mentre l'entourage di Chiamami Melucci lo individua nella larghissima componente "civica" che non ha votato il Pd o è rimasta a casa. Per fortuna dalla parte di Lucio si è schierato Arlotti, uno dei grandi misteri della fede piddina, assieme al Sindaco Gnassi riverniciato di nuovo. Devo dire che a questo punto ho abbandonato la lettura. Ho trovato un misto dialettale condito dal lungomare delle idee confuse. Hanno definito (in coppia) il Pd come perno di un progetto riformatore che si allarga, da un lato a sinistra verso un civismo sociale e dall’altro, con coraggio, curiosità e lungimiranza, ad un civismo dell’intraprendere, dell’impresa, delle professioni. La Notte Rosa è arrivata come una liberazione alcolica. La dicotomia è molto più profonda e meno ironica. Da una parte c'è il "disegno" tipicamente renziano di un Partito della Nazione da Berlusconi in giù (molto), dall'altro il tentativo destinato al comico fallimento di usare i rimasugli di una sinistra impresentabile per la gioia di D'Alema e Prodi. La cosa che mi rattrista è che una mente lucida e giovane come Lucio sia rimasta in..mezzo. Basta uscire.