giovedì 6 luglio 2017

Il Gip riscrive

Per capire bene come sono andate le cose nell'udienza sul "Crac" Aeradria è necessario rivolgersi alla cancelleria del Carlino. I più informati ma sempre affettuosi. L'altro è una velina inutile non sapendo nemmeno più con chi stare nel Pd. Premetto, anche se l'ho scritto troppe volte, che sono creditore di un caffè nei confronti del Cancelliere, valente e vecchio avvocato. Fin dall'inizio di questa brutta ma chiarissima storia, la mia opinione era ed è (confermata) che si fosse fatto molto rumore per arrivare ad un giusto ma prevedibile silenzio. L'accusa di una associazione era francamente insostenibile. I componenti del Cda di Aeradria che conosco (tutti) benissimo erano perfettamente consapevoli (quasi sempre) cosa stessero facendo, ma non in senso associativo. Era la presunzione della politica che imponeva certe scelte. Hanno pagato duramente e forse ingenuamente i "pesciolini" piccoli. Sembra a questo punto che abbiano organizzato tutto loro. Il procuratore che iniziò l'indagine è sparita dai radar. L'accusa dell'associazione a delinquere permetteva di sostenere tutto il castello accusatorio, infarcito di una serie di reati minori (?) sulla via di una prescrizione per sopraggiunti limiti di età. L'indimenticato Cancelliere non penso sia morto per non pagare il caffè, non credeva però che andasse a finire così. Era di Rimini, non la conosceva tutta.