martedì 4 luglio 2017

Tira Dritto

E' molto difficile che un'opera del passato conservi nei secoli una dimensione funzionale, se essa l'aveva e acquisisca al contempo lo statuto di "monumento" senza che né l'una né l'altra delle due dimensioni ne soffra. Cito in Italia la Reggia di Caserta una parte della quale era utilizzata dalle forze armate; a Rimini la Gambalunga e a tal proposito, a dimostrazione di questa tesi, cito la questione "tubi/Gambalunga": come si vede tutto torna o sei l'una o sei l'altra o ti adegui. Per un arco trionfale non ci sono grossi problemi: ci passo sotto e che problema crei? Nessuno! Ben diversa la questione di un ponte: quanto tempo fa sarebbe dovuto andare in pensione Ponte Tiberio? 50 anni? 100? 500 forse, considerato che già 500 anni fa esso era in fase di "monumentalizzazione" e giá assieme al citato Arco divenuto porta urbica era diventato simbolo di Ariminum. Esistono oggi... "in servizio" ponti con 2000 anni di attività? Non mi pare! E' un problema questo in un paese che ogni giorno enfatizza il proprio patrimonio monumentale non essendo praticamente rimasto e nato altro di nuovo e nulla a cui aggrapparsi? Evidentemente lo è. La Rocca Malatesti andò in pensione se ci pensate 50 anni fa, prima era "le prigioni", denominazione che mantiene nel parlato locale fino alla fine dei 70s. Lascio perdere la questione di un paese a mio modo di vedere interessatamente... " fissato" col proprio passato in modo esagerato per non espormi a critiche, fissato oltre ogni convenienza e ragionevolezza. Passato che spesso copre prospettive future grame e forse un Futuro che non si vede etc. Ora c'è in ballo la questione ponte Tiberio. Come si sa Gnassi ha il pallino di quell'area e penso sia nei suoi pensieri giorno e notte, come renderla più attrattiva, tirata sempre a lucido etc. Ora sta perforando le mura 800esche e altri interventi: se lo avesse fatto altrove tutti zitti, ma ha beccato una zona rognosa, un covo di architetti, o ex potentotti locali, intellettuali etc. che gli stanno facendo sputare sangue per portare a termine un'operazione che in qualsiasi altra parte della città avrebbe fatto senza colpo ferire, come ha fatto scempi qua e là in 6 anni di mandato d'ogni sorta, dal cemento al ponte via Roma etc. Ma lí pare stia trovando pane per i suoi denti. Anche gli architetti riminesi ieri sono entrati evidentissimamente senza troppa convinzione, evidentemente tirati per la giacchetta, con un comunicato... alla Bonifacio VIII - "tengo famiglia" quindi non penso che saranno loro a bloccare a carte bollate l'esuberanza del sindaco che fa e disfà senza troppe remore: ha potere e appoggi e li usa. A mio parere si svegliano adesso che buca le mura ma non è quello: è volerti portare turisti e movida in camera da letto che muove reazioni perlopiù! Ebbene Gnassi e prima di lui Ravaioli e prima di lui il buon Moretti avrebbero dovuto pensare a pensionare la blasonata vestigia dalla sua veste funzionale per sopraggiunti limiti d'età da tempo. Gnassi che lecca la zona ogni dí, la prima cosa che avrebbe dovuto fare sarebbe stata quella: sottrarlo a una dimensione funzionale non più compatibile, e invece pensa a tutt'altro: qualcuno gli ha domandato perché invece di continuare a spenderci milioni su milioni su milioni non lo pedonalizza, fa un sotto/sovrappasso e per 50 anni i quattrini li spendiamo in altre zone invece di tutta questa pantomima sovrintendenza, carte bollate etc. tanto ha già dimostrato che tira dritto e che quello che decide fa, perché ha la copertura legale e non solo, per farlo, vedrete. 
S.A.