giovedì 6 luglio 2017

Una Passerella

Sul Porto. Lo dico subito: tra un politico ed un architetto, scelgo il politico, non del Pd. Il tecnico è un professionista che per mestiere e vivere, lega le "asole" dove vuole il padrone. Il resto è scenografia carliniana, dai richiami culturali, ai curricula, senza dire nomi e luoghi, per evitare querele. Basta guardare le tante brutture progettate da architetti blasonati. Mi interessa capire invece se Gnassi in associazione con la Giunta ha assegnato un incarico in assenza di un bando, come prevede la legge dappertutto, un pò meno a Rimini. Non spero nell'intervento di qualche consigliere. Il povero Camporesi lo hanno zittito e costretto a questuare, come un falso profugo, per pagare le sue azzardate verità. Gli altri..lasciamo perdere. Sono lì per garantire il Pd che non vinceranno. E' tanto scontato che la legge impone una gara per opere di quel tipo e importanza che non ci sarà nessuno che denuncerà il fatto. Rimango nel merito della Passerella, non mi appassiono per i buchi nelle mura che sarebbero stati denunciati solo se fatti dalla Raggi. Rimango perplesso sull'originalità, lasciando perdere la necessità dell'intervento. Molto meno però della cancellazione (prevista) della fantomatica associazione in attesa della vicina prescrizione. E' solo un'altra manciata di milioni per creare un sistema tolemaico con al centro 4 ristoranti, come la simpatica trasmissione televisiva. Devo ammettere che i soldi vengono anche spesi allegramente. I due turisti che fra venti anni verranno ancora a Rimini per ricordi alcolici, potranno chiedersi, per quanto sbronzi, come mai i romani, duemila anni addietro abbiano costruito un Ponte per passare a fianco di una specie di laghetto. La prima testimonianza da salvare era l'antico letto del Marecchia e la funzione portuale che ha sempre avuto. Ma quelli che arrivano da monte sono pochi rispetto ai milioni che sbarcano da tutte le parti per...ristorarsi.