venerdì 21 luglio 2017

L'Analista

Mentre il paese langue fra i fumi pirici e il tedio da calura da sol leone, il PD ci corregge l`italiano. E` tutto solo un brutto sogno, una questione di ortografia psicologica, come il piercing adolescenziale alle mura (forse) malatestiane della citta`. Che diamine: modernizzare, svecchiare, rottamare sono le parole d`ordine. E allora diventa possibile e perché no auspicabile, seguendo il codice delle giovani marmotte, tentare di addossare alla "sinistra", quasi da intendersi come coordinata geografica quando si esce a fare scouting, rea ancora di non avere elaborato il lutto (sic!), le colpe del fallimento politico della corrente quasi monacale che va sotto il nome di "renzianesimo", che vede in Fra Tac a Rimini il suo piu` illustre propugnatore fedele. Si che sono incassatori, avendo fatto loro l`adagio sacro porgi l`altra guancia, dei trascinanti successi elettorali e referendari. Finalmente veniamo resi edotti che il PD, grazie alla lungimirante guida del traghettatore in pectore, rema sicuro in acque agitate verso il centro per l`approdo alla sponda destra. Non solo non si e` ristretto di contenuti. Fa nulla se se ne andata quasi al completo la tradizionale componente ex DS e se sta subendo il rito del ritorno dei rappresentati della destra di "lotta e governo" a casa del padre nobile. Ad Arcore si annusa l`acre odor dei fumi e del lardo del maiale che si scioglie girando e rigirando sullo spiedo. Il banana prepara la festa per il ritorno​ del ex delfino smarrito assurto e vestito dei panni del figliol prodigo. Sara` invitato, tutti si chiedono, alle libagioni anche il tenace ambrosiano Salvini? Un altro paziente per le analisi da lettino di Recalcati.
Roberto Urbinati