lunedì 24 luglio 2017

Gnassisti

Il direttore (locale) del Resto ha compilato un credibile ritratto dei sette anni di gnassismo ininterrotto. Non potendo più salvare il Pd da sbarco, si è furbescamente dedicato alla "capigliatura" di Gnassi. Ha fatto trend anche con i riccioli. Ho già detto troppe volte che nel modesto panorama riminese, Andrea Gnassi erge o viene dipinto come un fenomeno politico ma soprattutto un ottimo sindaco. Ha la fortuna di uscire (sempre) purificato dal Gange delle accuse e denunce, cosa impossibile per i colleghi, fortunatamente pochi, a 5 Stelle e avviso di garanzia allegato. Ha smantellato i resti del mercato ambulante, ormai timida ma unica concorrenza alla grande e onnivora distribuzione, ha spostato l'asse della movida dal Centro al Borgo degli affetti. Non contento lo ha dotato di una serie di parcheggi in attesa di chiudere il Ponte con una proposta viaria che (una volta) lo avrebbe costretto alle dimissioni su richiesta dell'Ina Casa. Il ragazzino (sveglio) che ai miei tempi prendeva sempre appunti, ha vissuto un'epoca fortunata, si è liberato dei guinzagli rappresentativi come i quartieri, sostituiti dai civivo ed ha eletto un cerchietto che di magico ha solo le prebende, composto da servizievoli assessori, uno solo cardiaco. Si è appropriato di una serie di opere in viaggio da decenni, però il taglio del nastro, con il solito impeccabile vestito e acconciatura alla moda di via Bertola, sarà suo. Dicono abbia anche nominato il successore strozzando gli appetiti (rurali) di Arlotti e le timide avance (rosa) della Petitti in Melucci. Gli sbarchi e le casette hanno distrutto il Pd, solo Il Blog curiale e affettuoso è riuscito, con il parere della sovrintendenza, a scoprire il Circolo del Pd nel Borgo ormai invivibile per Grassi (Ennio). L'Ordine degli Architetti sopravvissuti ha emesso una forte (?) reprimenda nei confronti del mandante di una operazione che parte da lontano (Lungomare). In ogni caso non si è mai visto il Pd avere paura degli architetti, ingegneri e geometri.