domenica 16 luglio 2017

Spiaggia Libera??? Al Porto

Nelle mie quotidiane ma necessarie passeggiate al Porto, lancio sempre un'occhiata alla spiaggia libera. Una visione a Rimini, abbastanza singolare, direi unica. Siamo la Città dei Ponti, Venezia ci fa un baffo. Solo nel Borgo degli affetti sindacali ne potremo (presto) contare tre, con una serie di buchi tutti "permessi" dalla Sovrintendenza. Era la spiaggia dei riminesi, dotati di ombrellone portatile e ..asciugamano, per stendersi sulla dorata sabbia..libera. La stupenda visuale è stata taroccata dalla Ruota civica e non bastasse da una orrenda struttura da festa che credo abbia ricevuto un condono (anche lei) al volo. Faccio un'altra inutile domanda come quella che rivolgo da sempre per sapere quanti vigili passano nella "mia" via Palotta, dotata di parcheggi a ca.. Inutile rivolgersi a Morolli (Mattia) corri il rischio che la privatizzi. Torniamo all'unica zona libera all'interno di un Piano Spiaggia disegnato da Mussoni che si frantumerà al primo bando. Solo io sono stato colpito da un doloroso impatto guardando, dalla Toilette degli Sposi, cosa è rimasto? Non ho letto lettere al Direttore Nautico del Carlino o proteste come quelle per i buchi di Zerbini. Insomma Rimini si incendia solo per alcune cose. La spiaggia la considerano ormai tutti una cosa da..bagnini, non l'unica risorsa su cui investire. E' rimasto un fazzoletto destinato a scomparire alla prossima festa. Come è possibile che una "destinazione" protetta possa essere occupata permanentemente? Vorrei che la Raggi provasse a fare una cosa simile a Roma o magari Gennari in quel di Cattolica. Vedrete quante lettere al Direttore. Aggiungo con una maligna deformazione professionale, che la pavimentazione della Toilette meno usata e perfino i recinti degli amici di Gnassi del Club Nautico necessitavano di una variante al Piano Spiaggia. Al Club Nautico di Viserba per non sbagliare hanno fatto demolire anche la doccia. Covo di jhadisti del mare. Non può essere dimenticato che, dall'anno 2010, con il recepimento della Direttiva Europea, qualunque nuovo assentimento di concessione, deve essere espletato attraverso apposito bando pubblico (proroghe e/o altro fanno rifermento all'esistente che doveva rimanere tale). L'auspicio, partendo dalla nostalgia di un consiglio comunale detto del silenzio riminese, è che "qualcuno" fatta una passeggiata anche canemunito, entri nel merito di problemi che non sono irrilevanti, ma determineranno il futuro di una città destinata a scomparire nell'alcol. 

PS A Te Faz Arlotti invece di chiedere sempre le solite markette governative potrebbe impegnarsi per l'applicazione di un Piano del Porto congelato nei cassetti frigo del Comune. Il semplice fatto che non sia stato lui l'autore dovrebbe spingere all'esecuzione urgente. Ne riparleremo. Buona Festa DiVino