mercoledì 19 luglio 2017

Vorremmo chiedere

Vorremmo chiedere all'avvocato Franchini chi sono gli attivisti riminesi del M5S che cita nelle ripetute interviste come fosse la guest star dell'avvenimento. Rimaniamo (ancora) a fatti mai smentiti. A Rimini, due anni (gnassiani) fa, si sono presentati come accade spesso, due Meetup con i relativi candidati. O meglio il primo, "pompato" dal nostro blog, aveva addirittura, seguendo il vangelo del regolamento, presentato un programma fatto (ahinoi) anche piuttosto bene. L'altro, ancora stranamente presente, indicò il candidato di Cardone e fino quì siamo nelle regole da loro inventate, poi pensarono bene di insultarci con volgari contumelie, allargate alle famiglie e questo non sarebbe permesso nemmeno nel Pd. Il CNL di Grillo decise "pilatescamente" che la cosa migliore era la "cancellazione" dalla sabbia riminese delle tracce grilline. Oggi, come se nulla fosse accaduto, apprendiamo dalla Franchini, attivista part-time, che nella nostra città epurata dai mali, si svolgerà una interessante kermesse a 5 Stelle. Parlerà anche il candidato premier. Il Meetup (strana creatura) Onestà e Partecipazione pur dimostrando di avere tutte le carte in regola, rimane in un limbo senza che nessun leader nazionale o magari un Bugani, si degnasse di una telefonata o una mail di consolazione. Sull'altro versante (sic!) militavano tutti e tre gli esponenti (?) istituzionali prima che il Verde Affronte mostrasse le vere generalità politiche. Affermare che sono stati i colpevoli del "disastro" politico si farebbe un torto al regista nemmeno occulto della farsa. Chiudere tutto con un Viva il Movimento, ci sembra umiliante. Sembra che la posizione più gradevole per chi intende "carrierare" sia quella supina o meglio mediana. Passare da un Meetup all'altro, dando ragione a tutti e seguire quello che dice l'oracolo di Bologna. Noi ci sentiamo troppo vecchi e forse stupidi per battere la mani a questo modo di fare politica.