giovedì 13 luglio 2017
La Provincia di Arlotti
Non cadete mai nella trappola di pensare che le "cancellazioni" in Italia siano vere. Era tempo di spending review, qualcuno ci credeva ed aveva iniziato a fare perfino dei conti (seri) per vedere quanto potevamo risparmiare, senza che succedesse niente. Quel qualcuno, come il procuratore che ha indagato (per prima) su Aeradria...l'abbiamo perso di vista. Le Province, nella graduatoria delle inutilità, superavano diversi concorrenti, erano alla pari con le Comunità, tenendo presente che erano da cancellare dai famosi anni 70, sono state espulse (fintamente) dal novero delle istituzioni solo da qualche anno. A Rimini 400 dipendenti sono pagati ogni giorno (giustamente) per fare finta di non esserci più. Poteva una cosa simile non esaltare il nostro impagabile A Te Faz Arlotti? Bisogna dargli atto che da solo produce più fumo degli altri parlamentari locali, regionali e nazionali messi assieme. Affronte però è molto più furbo. Tiziano, non è un complimento, sono gli altri che sono inesistenti. E poi tutti gli anni, regolarmente chiedi più poliziotti, non ti ascolta nessuno, ma il Carlino lo scrive. Tanto a Rimini comanda Gnassi, i birrai lo santificano. E' bastata cambiare la denominazione di origine controllata ed ecco riapparire le vecchie province romagnole messe insieme amorosamente per comporre un desco appetibile per i piddini senza impiego futuro. Al pari di Start, Asl e Distretto della Costa (?) avremo la Provincia Unica della Romagna con sede (naturalmente) a Ravenna. Grazie a Te Faz se non ci fossi stato (ma ci sei) avremmo dovuto inventarti. Zerbini non è alla tua altezza e poi mangia troppo a..Londra.