venerdì 28 luglio 2017

CS M5S BIM

Le Tasse del "Sommo"
Manifestazioni di giubilo da parte di questa maggioranza al “Sommo Ceccarelli” (così apostrofato da un suo consigliere di maggioranza nell’ultimo CC), sulla non introduzione della tassa di soggiorno. Questo evento lusinghiero, sbandierato come una medaglia all’onore, lascia atterriti noi del M5S e i cittadini di BIM. Questa è una dichiarazione dell'incapacità di effettuare la funzione di controllo amministrativo, per cui questi amministratori sono stati eletti e per cui sono remunerati. Leggendo tra le righe delle dichiarazioni, le motivazioni della felicità del Sommo & c. si evince che: “Anzitutto non prevederla ci semplifica la vita, anche a livello di controlli riscossioni e verifiche”, inoltre “crea un effetto positivo, soprattutto psicologico, nei turisti”. Queste affermazioni sono state fatte qualche giorno prima che i cittadini di BIM si trovassero nelle cassette postali un regalo da parte di Hera e del Comune sotto forma di un aumento della TARI che, a differenza dei turisti che non pagano la tassa di soggiorno, ha generato nei cittadini di BIM un vero sconforto. Ma questo non interessa al “Sommo” Sindaco, lui si preoccupa della psiche dei turisti e della tranquillità degli alberghi che potrebbero essere soggetti a controlli. Noi cittadini, invece, verificando gli importi, ci accorgiamo della differenza rispetto all’anno precedente, in cui risulta che la percentuale dell'aumento è di oltre il 15% per una famiglia tipo con due figli. Questa l'amara pillola. Tra l’altro, nell’ultimo CC, si è parlato di un aumento da parte del gestore nell’ordine del 3.6%. I nostri amministratori hanno ben pensato di affibbiare alle utenze domestiche una quota parte del fondo creato per compensare i mancati introiti della TARI. Le utenze non domestiche hanno avuto un aumento solo dell’1.5%. Conta nulla andare in Regione a fare la parte dei leoni e votare contro, con la consapevolezza che quel voto non ha la capacità di fare la differenza. Noi, già nel 2015, avvertimmo la maggioranza degli aumenti che annualmente si sarebbero riproposti con il consenso della Regione. Quindi di cosa vogliamo parlare? Sempre due anni fa avevamo proposto la realizzazione di uno studio per l’uscita da Hera, almeno per una parte dei suoi servizi, battaglia che già da un paio di anni questa Amministrazione aveva dichiarato di voler intraprendere, ma che, come spesso accade, si è fermata alle sole parole. Quindi, invece di venire in CC a lamentarsi con facile vittimismo di essere dei martiri, assumetevi la responsabilità delle vostre scelte, ossia quella di voler restare in seno a Hera.