domenica 30 luglio 2017

Personalmente contrario

Personalmente sono contrario al progetto Tiberio, personalmente credo altresì che sia possibile che gli esposti fatti per aver bucato con fori di 2,5 mq gli antichi Bastioni se in Italia ed a Rimini c'è una Giustizia che non sbatte soltanto in carcere i ladri di merendine o quelli di biciclette, detti esposti potrebbero procurare seri guai giudiziari a chi ha disposto e a chi ha autorizzato specie in un Pese fissato con queste cose che crede di risolvere la Crisi con i beni culturali che se tiri già un paracarri di mezzo secolo ti sbattono al fresco. E ai miei occhi il fatto che Gnassi sia volato a Londra o abbia diffuso la notizia di esserci stato in questi giorni in cui c'era maretta sui fori per la mostra alla National Gallery su Giovanni da Rimini, quando la mostra c'è da oltre un mese ed inoltre l'opera esposta non è di proprietà riminese quindi ragioni di questa trasferta assolutamente incomprensibili, suggerisce che il sindaco un po' di coda di paglia sulla questione l'ha. Anche perché i bastioni sono stati oggetto di delicate e rispettose opere di consolidamento pochi anni fa e qualificati "medievali", " malatestiani", ma ora è cambiata la prospettiva quindi si potrebbe dire bastioni a età variabile secondo necessità come ex. sotto il Ceis "ma non c'è più niente dell'anfiteatro, suvvia non rompete!", verità di comodo "per fare quello che ci pare". Non sono di quelli, puntualizzo en passant perché sarebbe riflessione troppo lunga, che sbava davanti a un muro di 100, 500, 2000 anni fa. Il progetto Tiberio comparto 4 è un obbrobrio tale certificato esempio anche da Vittorio Sgarbi che ora scomparsi i grandi critici d'arte del passato si interroga come una Sibilla su tutto ciò che è "arte" ed emette sentenze quasi sempre sensate, al di là degli aspetti di colore del personaggio, a prescindere dagli osceni danni ai Bastioni, ed è un obbrobrio perché è inutile, perché da che mondo e mondo le piazze sono su terra altrimenti si chiamano specchi d'acqua, laghi etc., perché ha il fine di portare turisti "al solito posto": area Tiberio/ Borgo S.G. Non vale il paragone fatto con Monteriggioni che è sito UNESCO o simili, sulla via Francigena, in uno dei luoghi in assoluti più ameni e blasonati d'Italia: il Chianti, città nota per le sue fortificazioni, meta di turismo di nicchia USA, paragonabile come sito a Montescudo, cittadina su cui sono stati fatti camminamenti sulle celeberrime mura per ammirare la regione del Chianti e le mura stesse, che ha avuto addirittura la benedizione di poter fruire dell'Art Bonus per dire la differenza con i nostri camminamenti a fare i gechi stampati sulle mura nell'alveo, con spese non paragonabili a quelle che affrontiamo noi. Un fiume che non esiste più e di cui è rimasto uno squarcio di cui non si sa cosa farne. Ci sarebbero mille cose da dire su questa vicenda dagli esiti ancora non certi, mi limito all'essenziale. Vi è anche un elemento di "mistificazione" del partito del no, che si muove soltanto quando si trova il cantiere sotto casa con la minaccia che Gnassi rovini il loro buen retiro permanente che chiama... "senile" (70enni li definisce il sindaco) partito che non ha mai avuto nulla da ridire su operazioni simili in altre aree: quindi occorrerebbe un gioco pulito in primis, "mi muovo perché è venuto qui, a casa mia, delle mura mi interessa fino a un certo punto...". Inoltre ripeto questi neo borghigiani snob che hanno tutta la mia solidarietà al limite ma non sono i poveracci che hanno abitato il borgo da secoli e specie '800/'900 quando il fiume si seccò e diventò un luogo di miseria nera fino ai 50s del secolo scorso. Quando il Regime fascista divise il borgo in due per sedare i sediziosi ma ricordiamo fece anche case popolari che tuttavia a occhio e croce andarono 99% ai simpatizzanti e fiancheggiatori più o meno indigenti del Regime NON AVEVANO SANTI per evitare la demolizione delle loro baracche, ex parlamentari o altro! Per dire: certo, i tempi cambiano, tante zone si affrancano dal proprio passato pensiamo a Trastevere ma non raccontiamo palle oggi il Borgo è abitato da gente benestante che ha acquistato e ristrutturato le case dei pezzenti che vi abitavano, non chiamiamoli borghigiani come fossero gattare in ciabatte e vestaglia, ex deputati, scrittori, etc.! Per chiudere sull'Amministrazione ma ci sarebbe tanto da dire: non c'è una visione prospettica, si procede appunto "per comparti", senza affrontare i nodi storici per esempio in questo caso della divisione che il canale opera sulla città, si fa un ponte su via Roma ma non si pedonalizza Tiberio, c'è il parco xxv Aprile che taglia in due la cittá , c'è un Deviatore che per me fu opera bellica addirittura a difesa di Roma che chiude il passaggio a sud dall'Emilia-Flaminia mare-colline che cinge la città etc.etc.etc., nulla di questo viene affrontato si procede a tentoni per ricevere l'applauso degli sciocchi. Stiamo facendo di Rimini una specie di Disneyland etc. aggiungo come nota curiosa in fine che la retorica del borgo di pescatori riferendomi a San Giuliano è abbastanza ridicola in quanto da secoli il porto era molto più a valle e S. Giuliano molto probabilmente essendo al tempo il Marecchia ancora navigabile era diventato forse un approdo fluviale come dimostra poi il fatto che fino ai '70 del secolo scorso esisteva lato dx zona Castellaccia/Ducale una legnaia che probabilmente era rifornita dai tronchi che arrivavano su navigli via fiume dalla media Valmarecchia ("Perticaia = che fornisce pertiche ossia pali da edilizia, nautica, palizzate del molo e legna da ardere: Perticara etc., Scorticata/Torriana lo stesso = predata degli alberi). Una briciola di verità da parte del sindaco tuttavia c'è in questa vicenda ed è quando egli si lamenta che a lamentarsi scusate la cacofonia siano "settantenni": gli anziani si sa non me ne vogliano i capelli d'argento sono brontoloni e soprattutto non ne vogliono sapere di novità solitamente! 
S.A.