Non riuscirete mai a cambiare il Pd. Se volete tentare una penitente riflessione sulla classe dirigente in vista delle primarie potreste organizzare una visita a Rimini, guidata da Gnassi. Non sbaglia mai il candidato, il partito si. Una capitale, in cui il movimento a cinque stelle fece una delle prime apparizioni, riscuotendo ampi consensi. Chi mastica la politica come Ancelotti la cicca, sa che questi risultati hanno sempre delle precise origini. Una questione, passata sotto silenzio dalla stampa (?) locale. Intervenuta solo quando c'è stato (per un attimo) un candidato che "sparigliava " il mazzo di Gnassi. Poi come sempre accade, i pentastellati ci hanno messo del loro. Il risultato: onorevole inesistente, parlamentare europeo profugo il giorno dopo, un senatore no vax, ma pieno di promesse, una consigliera regionale con l'ombrellone ed una serie di personaggi di difficile (eufemismo) definizione. Tornando al tema, sorvolerei sulla personalizzazione della politica. Da dieci anni non parla il partito ma solo il sindaco. Un dilemma, mai sollevato dal Carlino: è bravo lui (si) oppure non esiste il partito (si). Una contraddizione rispetto ai valori della sinistra storica che ha sempre privilegiato squadre e sistemi, consegnando l'ipotesi del condottiero da lungomare alle politiche della destra. Un'altro elemento che ritengo preoccupante (bugia) è l'amministrare alla giornata. Totale assenza della pianificazione, permutata con disegnini, slogan e slide. Altro aspetto confliggente con gli antichi valori. Il sano materialismo metteva al centro dei confronto conoscenza e scienza.
Da queste rapide riflessioni si capiscono meglio le statistiche che ci proiettano sempre in basso. E' vero che l'iscrizione della chiesa al partito dovrebbe consentire la beatificazione degli...ultimi, come primi. Vivono ancora grazie ad una sfacciata propaganda, piccole, insignificanti opere vengono descritte come grandi innovazioni. Per terminare un timido restyling di un ponte ci è voluto il "miracolo" di Cagnoni. Siamo il classico paesino sfigato. Il sindaco di turno (secondo) nel mezzo di un dramma di natura economica, finanziaria, imprenditoriale, sociale, compra 4 fioriere e due panchine firmate e le dedica a.. Fellini. Mi sono stancato di rammentare questo andazzo tra il comico e l'arrogante. Chiedo l'apertura dei Quartieri. Erano scuole di autentica partecipazione ed allevamento alla politica. Almeno tre quarti della fauna presente sarebbe stata scartata. Gli esami venivano fatti anche in quelle sedi. Una piattaforma popolare che non barava. Il cazzone, incapace, inetto era battezzato per quello che valeva. Non lo avresti mai visto nei panni di un parlamentare e nemmeno di un modesto (?) consigliere. Se siete convinti che Gnassi sia la cura, allora vi ricordo la frase, un pò macabra, di un amico: tutti gli ascensori, prima di rompere la fune, funzionavano normalmente.
massimo lugaresi
massimo lugaresi