La Laurea non è così importante in politica, non per fare carriera
politica almeno, eppure si continua a mettere in discussione da parte
di un giornale locale che il consigliere di Obiettivo Civico Dottor
Ing. Luigi Camporesi non ne sia provvisto, e lui s'encazza, replica,
sbotta; allora dico: chiunque consegua un titolo universitario, ma non
solo, ovunque nel mondo, ottiene alla fine un documento cartaceo,
pergamena, diploma etc. In Italia per esempio si può richiedere
altresì a costo zero il certificato di laurea addirittura con esami
sostenuti, voto, materia della tesi e titolo della tesi stessa:
consiglio al Civico leader del suo movimento di andare a cercare nel
cassetto dove l'avrà messa la sua pergamena di dottore in ingegneria
e postarla e che non si parli più di questa storia. Allargando la
riflessione e lasciando perdere l'eterna querelle citata, come altri
ha ricordato poi ci sono stati politici di primissimo piano,
"statisti" addirittura, sprovvisti di laurea che sono diventati
premier, forse solo la presidenza della Repubblica o alte cariche
dello Stato non sono state toccate da questo fenomeno. Craxi,
Veltroni, il Presidente della nostra Regione, i tre consiglieri
regionali, l'ex parlamentare Arlotti e tanti ex locali, gli ex della
Provincia, Umberto Bossi, D'Alema mi pare, e fra giornalisti in
politica passato e presente Giuliano Ferrara e tanti altri che ora non
mi vengono in mente non hanno laurea. Pietro Fassino mi pare l'abbia
conseguita a 50 anni, e da Komunista torinese qual era fece la tesi
sulla Fiat (!)...; tanti parlamentari cooptati dal mondo dello
spettacolo e finiti a Roma non erano laureati e alcuni senatori a
vita addirittura non lo erano, seduti accanto a docenti chiarissimi
con centinaia e centinaia di pubblicazioni per i quali la laurea è
stata un trampolino e non un punto di arrivo ed è un pallido ricordo.
Anche perché l'unica laurea che abbia una effettiva utilità il
Parlamento o al Governo e in generale in politica è quella in
Giurisprudenza, per ragioni ovvie. Inoltre, ultimi 25 anni, c'è stata
una rivoluzione nel mondo dell'università e dei titoli, un infermiere è
"dottore", una cosa che sembra quasi una contradizzione in termini visto
che in passato il dottore per antonomasia era il Dottore in Medicina e
Chirurgia e l'infermiere era 5 gradini sotto. Ma ora i dottori in
medicina sono quasi più degli infermieri stessi... un esperto in
pulizia dei denti è laureato e si richiede Laurea per essere esperto
di pulizia-denti; questa è l'Italia dove un buon ragioniere o geometra
talora vale più di un dottore. Poi ci sono le variabilità geografiche:
a Milano un Avvocato non vale mezzo Dottore Commercialista, al sud è
il contrario. Tornando alla politica mi viene in mente un fuori onda
dell'ex ministro Avvocato Frattini uomo di punta di Forza Italia che
dileggiava un dottore in geologia che si sarebbe voluto candidare e
guidare un "club" di FI, come dire che era un tipo di laurea
assolutamente inutile in Parlamento. Poi i sistemi di istruzione sono
diversi quanti sono i paesi del mondo quello che da noi è "laurea"
altrove si consegue con un numero molto inferiore di anni, poi sono
nate le lauree brevi, sostanzialmente a mio parere per dare posto alla
pletora dei docenti universitari "aspiranti" e prolungare la
persistenza sui banchi fino a 20-25 anni almeno per tutti o quasi,
anche per i Dottori in... pulizia del buco del..lo, scusate. Altra
questione per me è il fatto, positivo, che continuando a studiare
dopo i 18 anni quando lo sviluppo non è completo giova alle facoltà
intellettive, come giova misurarsi con la scrittura di una tesi di
laurea che è un libro in senso lato, e ogni universitario laureato
vanta dunque almeno un libro, sebbene di letteratura come si dice
"grigia". E tuttavia a mio parere oggi queste cose appartengono al
passato in quanto tutto è stato stravolto per motivi sopraddetti e di
globalizzazione del fatto che i titoli e le scuole sono centuplicate
quindi "laurea", "dottore" sono termini obsoleti nel panorama attuali
e svuotati del loro significato etc. Ah: neppure Matteo Marzotto
sentito giorni fa per l'affaire "fiera" mi pare sia laureato. Neppure Cagnoni.
m. s. a.
m. s. a.