sabato 26 gennaio 2019

La Laurea

La Laurea non è così importante in politica, non per fare carriera politica almeno, eppure si continua a mettere in discussione da parte di un giornale locale che il consigliere di Obiettivo Civico Dottor Ing. Luigi Camporesi non ne sia provvisto, e lui s'encazza, replica, sbotta; allora dico: chiunque consegua un titolo universitario, ma non solo, ovunque nel mondo, ottiene alla fine un documento cartaceo, pergamena, diploma etc. In Italia per esempio si può richiedere altresì a costo zero il certificato di laurea addirittura con esami sostenuti, voto, materia della tesi e titolo della tesi stessa: consiglio al Civico leader del suo movimento di andare a cercare nel cassetto dove l'avrà messa la sua pergamena di dottore in ingegneria e postarla e che non si parli più di questa storia. Allargando la riflessione e lasciando perdere l'eterna querelle citata, come altri ha ricordato poi ci sono stati politici di primissimo piano, "statisti" addirittura, sprovvisti di laurea che sono diventati premier, forse solo la presidenza della Repubblica o alte cariche dello Stato non sono state toccate da questo fenomeno. Craxi, Veltroni, il Presidente della nostra Regione, i tre consiglieri regionali, l'ex parlamentare Arlotti e tanti ex locali, gli ex della Provincia, Umberto Bossi, D'Alema mi pare, e fra giornalisti in politica passato e presente Giuliano Ferrara e tanti altri che ora non mi vengono in mente non hanno laurea. Pietro Fassino mi pare l'abbia conseguita a 50 anni, e da Komunista torinese qual era fece la tesi sulla Fiat (!)...; tanti parlamentari cooptati dal mondo dello spettacolo e finiti a Roma non erano laureati e alcuni senatori a vita addirittura non lo erano, seduti accanto a docenti chiarissimi con centinaia e centinaia di pubblicazioni per i quali la laurea è stata un trampolino e non un punto di arrivo ed è un pallido ricordo. Anche perché l'unica laurea che abbia una effettiva utilità il Parlamento o al Governo e in generale in politica è quella in Giurisprudenza, per ragioni ovvie. Inoltre, ultimi 25 anni, c'è stata una rivoluzione nel mondo dell'università e dei titoli, un infermiere è "dottore", una cosa che sembra quasi una contradizzione in termini visto che in passato il dottore per antonomasia era il Dottore in Medicina e Chirurgia e l'infermiere era 5 gradini sotto. Ma ora i dottori in medicina sono quasi più degli infermieri stessi... un esperto in pulizia dei denti è laureato e si richiede Laurea per essere esperto di pulizia-denti; questa è l'Italia dove un buon ragioniere o geometra talora vale più di un dottore. Poi ci sono le variabilità geografiche: a Milano un Avvocato non vale mezzo Dottore Commercialista, al sud è il contrario. Tornando alla politica mi viene in mente un fuori onda dell'ex ministro Avvocato Frattini uomo di punta di Forza Italia che dileggiava un dottore in geologia che si sarebbe voluto candidare e guidare un "club" di FI, come dire che era un tipo di laurea assolutamente inutile in Parlamento. Poi i sistemi di istruzione sono diversi quanti sono i paesi del mondo quello che da noi è "laurea" altrove si consegue con un numero molto inferiore di anni, poi sono nate le lauree brevi, sostanzialmente a mio parere per dare posto alla pletora dei docenti universitari "aspiranti" e prolungare la persistenza sui banchi fino a 20-25 anni almeno per tutti o quasi, anche per i Dottori in... pulizia del buco del..lo, scusate. Altra questione per me è il fatto, positivo, che continuando a studiare dopo i 18 anni quando lo sviluppo non è completo giova alle facoltà intellettive, come giova misurarsi con la scrittura di una tesi di laurea che è un libro in senso lato, e ogni universitario laureato vanta dunque almeno un libro, sebbene di letteratura come si dice "grigia". E tuttavia a mio parere oggi queste cose appartengono al passato in quanto tutto è stato stravolto per motivi sopraddetti e di globalizzazione del fatto che i titoli e le scuole sono centuplicate quindi "laurea", "dottore" sono termini obsoleti nel panorama attuali e svuotati del loro significato etc. Ah: neppure Matteo Marzotto sentito giorni fa per l'affaire "fiera" mi pare sia laureato. Neppure Cagnoni.
 m. s. a.