mercoledì 23 gennaio 2019

Il Pallas

Lascio ai tecnici (?) le valutazioni aziendali, voglio focalizzare una discussione mai aperta sulle scelte politiche. Difficile dimenticare, se non fai il giornalista, che sulla "collocazione" del Pallas venne indetto un referendum. Io, capogruppo, ancora per poco, dei Ds votai (solitario) per la zona di Miramare. Non si raggiunse il quorum per lo spudorato boicottaggio della nomenclatura post comunista, transitata (tutta) nel Pd, senza scafisti. Una scelta di potere con il pieno sostegno dell'associazione albergatori, già allora in connubio stretto. Inventarono le royalties per nascondere un appoggio che ancora continua, ma condiviso con i signori della sabbia. Pensavano di diventare i padroni del Pallas, come lo sono della Fiera, se non ci fosse Cagnoni. Ai riminesi sono rimasti i debiti. Una scelta quella del palacongressi, errata nella forma, sostanza, posizione. La Fiera non ha insegnato niente. Quella struttura doveva essere collocata nei terreni a fianco dell'uscita nord dell'autostrada. Non li avevano ancora benedetti. Per raggiungerla devi attraversare tutta la città. Un avanti ed indietro insopportabile. Ero sicuro che gli albergatori non avrebbero tirato fuori una lira. Cielle aveva ragione (per una volta) presentando un restyling del vecchio edificio. Più che sufficiente per una capitale come Rimini. Cagnoni ha sempre fatto quello che ha voluto, per indubbia capacità e diabolica abilità nel tessere tele anche..fallimentari. Con una trentina di milioni avremmo avuto un contenitore dignitoso. La scelta di Miramare avrebbe impedito ai riccionesi di impelagarsi nel loro palacongressi. Il partito era sempre quello, la fine che sta facendo spiega tante cose..postume. Con la vendita dell'area, attualmente occupata dalla Conchiglia deserta, avremmo coperto la metà dei costi. Non c'era bisogno di un regalo immobiliare, in cambio di una piscina che paghiamo noi. Anche quella nel posto sbagliato. Uno dei tanti fallimenti della politica riminese fondata su lobbies, basso consenso e personalismi. L'eredità che lasceranno ai prossimi gestori è terrificante. Quanti errori si devono fare per essere cacciati? Da bambini dopo tre corner era ..rigore.
PS Marzotto nella sua elegante ingenuità si stupisce perchè i soci della Fiera (Ieg) stiano zitti sulla mancata quotazione. Si poteva informare meglio leggendo il Carlino.
massimo lugaresi