martedì 29 gennaio 2019

Brava Giulia

Ho usato il titolo della stupenda canzone di Vasco. Le parole del brano concedono  un facile atterraggio sulle vicende della nostra Giulia Sarti. Parlamentare di lungo corso grillino. Voglio un mondo come fa comodo a me, il suo motto. Gli unici casi eclatanti a lei riferibili sono l'intestazione di un candidato sindaco per il movimento, che lo stesso Grillo cancellò per manifesta assurdità e l'interpretazione della vittima per amore in una vicenda tanto boccacesca quanto poco credibile. Passato un annetto in ramadaniano silenzio, non dissimile dagli altri, si ripresenta sul palcoscenico riminese, ormai occupato da Gnassi, con la recente interpretazione delle Baruffe Questurine. Una rimpatriata quella della Giulia come non fosse successo niente. E' vero che la fauna grillina possiede altre figure inarrivabili nella loro fantasia. Una semplice riflessione che non vuole sconfinare nell'accanimento personale, pur potendo avanzare solide ragioni. Il movimento alla riminese è talmente diviso che si mostra inesistente. Un favore alla Lega, non più a Gnassi, come avete fatto finora. Volete nel vostro ristretto clubino, fare passare l'idea di una martire dell'amore? Oppure è stata costruita una montatura per stroncare una predestinata della politica? L'assurdità di un movimento che le sforna come fossero patatine, è che i perdonisti sono gli accusatori di prima. Chiedo ufficialmente all'Onorevole Bugani, tuttofare regionale, come fatti di sufficiente rilevanza per i cittadini votanti, non per i giornali, vengano declassati ad acqua pubblica e fresca. Si sarebbe fatta raggirare da un soggetto a cui neppure un vecchietto (io) avrebbe aperto la porta di casa? Brava Giulia hai capito come funziona il movimento. Ho l'impressione e la speranza di non vederti più sulle scale del Palazzo Garampi. Una volta basta.