venerdì 18 gennaio 2019

Nuovo Mercato Ittico

Qualche cervellino da "cappelletta" aveva indicato il nuovo mercato ittico nell'area dell'agroalimentare, ipotizzando uno strano capannone che, se non ricordo male, era di colore giallo. Mi costrinse ad uno scontro dialettico con Ettore Bontempi. Il grande Cancelliere condivideva l'errore della scelta, ma come Presidente del Centro Agroalimentare faceva notare una serie di problemi: oneri da sostenere e lo spostamento dell'ortofrutta nel vecchio Mercato alle Celle. La soluzione naturale sarebbe stata destinare parte dei 10.000 mq pubblici dell'area Prua, a sede del nuovo mercato ittico, con il benestare della cooperativa pescatori che lo doveva realizzare. Ero (ancora) un amministratore e con l'amico e collega Sandro Baschetti, assessore al demanio, come nessun altro, sapevamo che questa scelta, pur corretta, doveva trovare un inquadramento più ampio. Il prezioso aiuto di Ivano Panigalli, una delle poche menti pensanti (bene) nella Cna, permise il coordinamento delle categorie interessate. Venne preparata una proposta quadro dell'intero porto-canale. L'assessore diede mandato al Dirigente Urbanistica (e tanto altro) Ing. Dalprato per l'esecuzione. Ci fù anche una affollata riunione al Circolo Nautico (non demolito) di Rimini con l'approvazione di tutti i presenti. Abbiamo una maledizione incombente: le cose buone non si devono fare. Dimenticavo, alla riunione c'era anche l'assessore regionale che spiega in parte la sfiga ricorrente. Non ho capito, per la seconda volta, cosa vorrebbe l'assessore Frisoni. Ero abituato allo Zio. Dopo 15 anni parla, il blog curiale fedelmente riporta, la meravigliosa idea di preparare un piano naturalmente strategico del Porto. Regalando al Presidente, Cevoli, uno invecchiato sulla palata, la patente di quello che non tiene la..Doveva sapere o chiedere umilmente in famiglia che la cooperativa, su queste scelte, da anni investe risorse progettuali non indifferenti. Questi sono i fatti. Per le colpe ci rivolgiamo sempre al datore di lavoro. Il Sindaco in otto anni ha usato il bacino portuale per le sue feste e toilette della sposa. Non voglio invocare un'altra Ruota, ma chiedo su quali basi programmatiche abbia  inventato una stronzata come quella, costata credo oltre 300 mila euro. Spero non sia frutto di una ordinanza ad hoc o di una estemporanea interpretazione dei servizi essenziali. Il matrimonio in riva al mare non lo è nemmeno se....riparatore. Non entro nel merito delle contestate baracche sul porto, immagino che Cevoli lo abbia fatto notare ai geni dell'amministrare, nel caso non se ne fossero accorti. Le soluzioni le rimandiamo al prossimo sindaco/a. Spero arrivi presto. L'elenco delle cose da fare e quelle da non fare è sempre più lungo.
massimo lugaresi