Mah secondo me, se posso dire la mia, visto che su questa storia
esternano cani e porci secondo me gli azionisti maggiori di IEG,
Comune, Provincia, CCIA, nei loro vertici, Gnassi, il povero Santi,
Moretti avrebbero dovuto far tesoro delle parole disinteressate di
Marzotto giunto a Rimini alcuni giorni fa per essere ascoltato dalla
commissione consigliare competente in ordine alla mancata, dice
Marzotto "bucata", quotazione in Borsa Italiana della Fiera e
vicende connesse. Ed invece hanno emesso un raffazzonato comunicato
stampa congiunto al fulmicotone dal titolo evocativo "Nessuno danneggi
la Fiera", come vi fosse "qualcuno" che tentasse ciò a cui il
comunicato allude, e quel qualcuno non poteva che essere Matteo
Marzotto, ex vice dimissionato da tempo. Difficile parlare della
questione da fuori con le poche cose che si sanno su IEG e non essendo
di quel "giro" diciamo così. E tuttavia alcune considerazioni possono
essere fatte. Marzotto dice l'ovvio quando afferma che a Cagnoni
dovrebbero fare un monumento per come ha portato la Fiera fra le prime
in Italia e non solo, ma che non è una figura ad oggi adatta a quel
ruolo per cui occorrerebbe un 40enne che conosce le lingue, che ha
girato il mondo, un manager a tutto tondo come si usa oggi ove in Asia
e in Cina i Presidenti e gli AD hanno 30-40 anni, studi severissimi
alle spalle, parlano 3 lingue, hanno girato il mondo etc. Marzotto non
è fra questi e non si candida non avendo quel curriculum poi essendo
un rampollo delle famiglie del capitalismo italiano piuttosto sui
generis rispetto a un Agnelli, un Barilla, un Benetton, e tuttavia le
sue parole disinteressate essendo esposto su dieci fronti almeno, non
essendo persona vendicativa pare, non avendo necessità della
vicepresidenza di IEG né di Rimini, essendo nel business del tessile
e del fashion, essendo vocato più alla mondanità e allo sport che ai
CDA per sua stessa ammissione. Nondimeno egli proviene da quel milieu,
finanza-impresa-business, e una realtà provinciale qual è Rimini non
può che beneficiare del suo apporto quindi io me lo sarei tenuto; ma
almeno, quantomeno, gli avrei dato retta se afferma che nessun CDA non
presenta le dimissioni dopo una quotazione "bucata". Che oggi la
Fiera necessita di una guida diversa che un ottantenne del posto come Cagnoni al quale tutti riconoscono talento non ha il profilo adatto al
ruolo, che non è il padrone anche se è il creatore e attenzione
qui Marzotto parla da "padrone" della sua travagliata azienda di
famiglia, quindi con cognizione di causa diciamo. Ma la Verità non
abita a Rimini e se qualcuno che non ha interessi a danneggiare la
fiera la dice si fa quadrato contro.
In foto Marzotto in piacevole compagnia della consorte del Presidente di FCA- Fiat Chrysler J. Elkann e sorella.
A. M.
In foto Marzotto in piacevole compagnia della consorte del Presidente di FCA- Fiat Chrysler J. Elkann e sorella.
A. M.