lunedì 28 gennaio 2019

Marzotto

Mah secondo me, se posso dire la mia, visto che su questa storia esternano cani e porci secondo me gli azionisti maggiori di IEG, Comune, Provincia, CCIA, nei loro vertici, Gnassi, il povero Santi, Moretti avrebbero dovuto far tesoro delle parole disinteressate di Marzotto giunto a Rimini alcuni giorni fa per essere ascoltato dalla commissione consigliare competente in ordine alla mancata, dice Marzotto "bucata",  quotazione in Borsa Italiana della Fiera e vicende connesse. Ed invece hanno emesso un raffazzonato comunicato stampa congiunto al fulmicotone dal titolo evocativo "Nessuno danneggi la Fiera", come vi fosse "qualcuno" che tentasse ciò a cui il comunicato allude, e quel qualcuno non poteva che essere Matteo Marzotto, ex vice dimissionato da tempo. Difficile parlare della questione da fuori con le poche cose che si sanno su IEG e non essendo di quel "giro" diciamo così. E tuttavia alcune considerazioni possono essere fatte. Marzotto dice l'ovvio quando afferma che a Cagnoni dovrebbero fare un monumento per come ha portato la Fiera fra le prime in Italia e non solo, ma che non è una figura ad oggi adatta a quel ruolo per cui occorrerebbe un 40enne che conosce le lingue, che ha girato il mondo, un manager a tutto tondo come si usa oggi ove in Asia e in Cina i Presidenti e gli AD hanno 30-40 anni, studi severissimi alle spalle, parlano 3 lingue, hanno girato il mondo etc. Marzotto non è fra questi e non si candida non avendo quel curriculum poi essendo un rampollo delle famiglie del capitalismo italiano piuttosto sui generis rispetto a un Agnelli, un Barilla, un Benetton, e tuttavia le sue parole disinteressate essendo esposto su dieci fronti almeno, non essendo persona vendicativa pare, non avendo necessità della vicepresidenza di IEG né di Rimini, essendo nel business del tessile e del fashion, essendo vocato più alla mondanità e allo sport che ai CDA per sua stessa ammissione. Nondimeno egli proviene da quel milieu, finanza-impresa-business, e una realtà provinciale qual è Rimini non può che beneficiare del suo apporto quindi io me lo sarei tenuto; ma almeno, quantomeno, gli avrei dato retta se afferma che nessun CDA non presenta le dimissioni dopo una quotazione "bucata". Che oggi la Fiera necessita di una guida diversa che un ottantenne del posto come Cagnoni al quale tutti riconoscono talento non ha il profilo adatto al ruolo, che non è il padrone anche se è il creatore e attenzione qui Marzotto parla da "padrone" della sua travagliata azienda di famiglia, quindi con cognizione di causa diciamo. Ma la Verità non abita a Rimini e se qualcuno che non ha interessi a danneggiare la fiera la dice si fa quadrato contro. 
In foto Marzotto in piacevole compagnia della consorte del Presidente di FCA- Fiat Chrysler J. Elkann e sorella. 
A. M.