martedì 22 gennaio 2019

Da Matteo a Nicola

Il Carlino ha annunciato con sospetta nonchalance il voto di Gnassi per..Nicola, come ha subito chiamato il fratello dell'attore Zingaretti. Il sindaco, non sbaglia mai partner politico, si trova ora in amichevole compagnia con la corrente melucciana. Segnale dello stato comatoso dei (finti) profughi dal comunismo. Per Gnassi la continuità non risiede nelle idee, programmi, intenzioni, sceglie l'abito più adatto al momento. Uno specialista anche del last minute. Da ragazzo era in compagnia dei Bernabè, Magrini, Pazzaglia, sicuro che sarebbe emerso dal gruppo. Si è sempre avvalso dei migliori maestri disponibili nel partito. Diciamo, senza approssimazioni che è stato un predestinato. Rimane, come spesso ricordo, due spanne sopra il modesto cielo riminese. Ha atteso qualche settimana che si sbrogliasse la matassa delle candidature. Le alternative non sono pronunciabili. Ho sempre invidiato quelli con la faccia..tosta. Sono passati pochi mesi dalle sue uscite in bike con l'innominabile Renzi. Ha chiamato affettuosamente Nicola come fosse stato sempre un suo fans. E' successo con Wuolter Veltroni e perfino D'Alema, senza usare il nome, Non era il tipo. Dimenticavo il "brevissimo" endorsement per Bersani. Nemmeno il tempo per dirlo che Pigi era sparito. Con questo ultimo salto, doppiamente carpiato, si trova con i tifosi, da sempre, di Zingaretti. Sono tutti amici, iniziando dal capo corrente Melucci. Se lo ricordo bene non è tipo da dimenticare i calci nel c..ricevuti dal compagno che lui salvò dall'anonimato, dopo il licenziamento per giusta causa dalla giunta Fabbri..Nando. Melucci lo appoggiò anche nella corsa come segretario federale, l'indispensabile trampolino nel partito per diventare Sindaco. Sarà una sodale ed unitaria corrente. Gli effetti, se avessimo una stampa indipendente dai suoi capricci, li avremmo già letti, iniziando dalla sparizione del "delfino" Jamil. Sembrava l'astro nascente, pilotato dall'amico fraterno. Dicono sia la Frisoni, dopo la bella esposizione sulla mobilità protetta, ad essere in pole, con qualche nanetto dell'ultima ora come competitore. Un fiutatore di correnti come Gnassi non ha bisogno dei miei suggerimenti. Non mi sorprenderei se ci fosse già un accordo tra i due. I posti si sono talmente ristretti che la presidenza della Fiera è diventata un miraggio. Ho l'impressione che il prossimo ..Magnifico lo indicherà, per vendetta, Marzotto dalla Bergamo da sempre leghista. 
P.S. In quarta liceo sono stato rimandato "solo" in disegno. Nel mio orribile quadro manca A Te Faz, una volta meno conosciuto come Arlotti. Tranquilli non è tornato in fonderia. Aureli la vuole vendere.
massimo lugaresi