giovedì 9 agosto 2012

Comunicato BMIM

Su La Voce del 26 luglio ’99 si leggeva: «Alla larga dalla foce dei fiumi. Goletta Verde di Legambiente consiglia ai turisti: “fanno bene a scegliere il mare, ma attenzione all’acqua che arriva dall’interno». Nel 2000 erano ancora i fiumi al centro dell’interesse: «“Marano “velenoso”. Legambiente denuncia: “E’ fortemente inquinato”, La Voce, 12/08/2000». Nel 2001 era il porto canale di Rimini a preoccupare (sai che novità!): «”Allarme inquinamento”. Legambiente fornisce i dati dei prelievi di Goletta Verde: il mare più limpido è a Bellaria. Valori cinque volte superiori ai limiti di legge vicino al porto di Rimini.”, Corriere di Rimini, 07/08/2001». Tuttavia lo stesso anno si diceva che «Il Mare è pulito, ma ha forte rischio. Il bilancio complessivo delle analisi compiute in adriatico dalla Goletta verde di Legambiente, La Voce, 09/08/2001». Litigi con il comune nel 2002: «Rimini sbeffeggiata da Legambiente. E’ l’ultima anche fra le spiagge della regione. Mentre la regione perla di “primi” in ecologia turistica, arriva la bocciatura, La Voce, 28/06/2002», e poi qualche gaffe: «Acqua vip inquinata, gaffe in rete. Legambiente boccia Rimini dopo averla, mesi fa, giudicata positivamente, La Voce, 22/08/2002». Ancora nel 2003 «Mare della Romagna ok. Legambiente accusa il ministro Sirchia. Goletta verde ci promuove insieme a Veneto Friuli , Puglia e Toscana - La Voce, 23/08/2003». Va bene, i su e giù di Legambiente non sono una novità, né le accuse che ogni tanto arrivavano, poi sempre ammorbidite, sono state seguite da atti, proposte concrete, approfondimenti. E sempre si parlava di alghe, fiumi, dei porti. Oggi, con uno slogan, “Basta scarichi in mare”, non proprio originale, almeno per chi è riminese, lo storico movimento ambientalista della sinistra pare essersi svegliato, ma con la memoria ancora al 2000, circa a quando “Basta Merda in Mare” denunciava quello che allora era il tabù della merda che finiva sulla battigia. Di interventi sulle reti fognarie invece, che avrebbero drenato parti consistenti dei bilanci delle giunte che si sono succedute, sempre molto poco o nulla dalla Lega. Poco male, e comunque meglio tardi che mai, ma un po’ di analisi in più, anche di quel che è stato deliberato a Rimini, e non ancora applicato, non guasterebbe, se non altro per poter mirare meglio sul bersaglio ed essere più efficaci. C’è poi un aspetto curioso di tutta la faccenda: il Comune ha dato un incarico importante per rendere possibile la partenza dei primi lavori previsti del Piano di Salvaguardia della Balneazione, che dovrebbero partire a settembre, a Barbara Semprini Cesari, che fa parte della segreteria regionale di Legambiente ed è, o è stata sino a poco tempo fa, Presidente di Legambiente Rimini. Che ne pensa la consulente del Comune del pensiero della sua associazione? Ma soprattutto, dato che siamo quasi a ferragosto: a che punto è il suo lavoro, che è cosa che ci interessa molto di più? Simone Mariotti Tesoriere Ass. “Basta Merda in Mare”