domenica 5 agosto 2012

E' Giovane

Ho letto attraverso il Sito Aeroportuale Amorevole gli interventi di alcuni consiglieri comunali sul destino segnato del nostro scalo. Il consiglio comunale monotematico convocato a forza, in assenza di quelli normali per tutte le amministrazioni che non siano riminesi, è stato indicativo dello stato finanziario della Città. Il sottoscritto può esibire un attestato risalente al 2002, l'allora presidente Aeradria CnaMorelli, a fronte delle mie osservazioni, sullo stato del bilancio con la scontata previsione per tutte le società che non usano soldi dei cittadini di portare i libri di volo in tribunale, minacciò una querela, un vizio democrat, poi rientrata perchè i conti avrebbero parlato lo stesso linguaggio anche di fronte ad un giudice. Sono passati dieci anni e decine di ricapitalizzazioni, siamo arrivati alla favola usata per Fiera e Palas degli indotti stratosferici per giustificare errori madornali. La storia non è nata ieri come Mattia Morolli, consigliere ed organizzatore di serate sindacali, la volontà precisa di tutto il gotha post comunista di non realizzare un doveroso accordo con Bologna quando si poteva e doveva, ci ha condotto nelle mani delle compagnie a low cost per i clienti, ma divoratrici dei nostri milioni, per molto meno l'amico Pierani venne crocefisso. Più passeggeri viaggiano, più aumenta il debito, il Morolli Buono (pensate l'altro) ha definito elegantemente la consigliera FranchiniM5S una che non conosce e non sa di cosa vive Rimini, perchè non frequenta il Rose&Crown. Un plauso alla forense grillina ha svolto seriamente, correttamente, degnamente il suo lavoro nella breve attesa di salire le scale in buona compagnia e sbarazzarsi di queste controfigure amministrative. Tra le mie memorie epistolari conservo ancora la bozza dell'accordo con Sab attraverso l'allora presidente Clò, bocciata dai Fabbri, Ravaioli, Maggioli, Cagnoni e da quasi tutto il partito che si chiamava diesse, non ricordo la posizione di Gnassi n.p, Melucci non prese parte alla corrida del no. Sarebbe stata la nostra fortuna, lo scalo felsineo non aveva possibilità di espansioni, le avrebbe realizzate nel nostro, erano tempi di vacche e teste pensanti diverse, ci saremmo caratterizzati in senso turistico, non sarebbe nato il dispendioso scalo di Forlì, non avremmo combattuto e persa la guerra dei cieli in Emilia e Romagna, permessa da un Vasco che ci ha sempre considerato neanche capaci di fare i bagnini, la storia sarebbe diversa. Voglio bene a Mattia, è giovane e non certo il peggio, parametrato a quelli seduti silenziosi vicino a lui, dovrebbero però avere l'umiltà di guardarsi attorno e di non ascoltare la Petitti. Siamo pieni di debiti, stracolmi di pegni, le nostre grandi opere ci affosseranno, l'ultima stronzata chiamata Trc è peggio del Seminario, un piccolo esame di coscienza e di ammissione di colpa sarebbe stata doverosa, non vi chiedo di patteggiare, per voi non esisterà un Palazzi che vi salva, siete.... all'opposizione della Città.


P.S.
E' vero che il Giovane aveva già preparato il suo partitino del Sindaco?