mercoledì 8 agosto 2012

Le Ragioni di Craxi

Craxi viene ripescato o riesumato a piacere, ogni tanto qualcuno usa spezzoni della sua vita politica per usarli nel tarocco polemico. Nel taglia e cuci Tonino è un sarto abile senza scrupoli, la sua avventura personale è nata così, anche nel pool che decideva per il Parlamento godeva di sane antipatie. Interessa poco la cosa, oggi il suo Partito Personale è sulla soglia della sopravvivenza, dipende dalle mosse del suo serbatoio di voti. Se Pigi Bersani con decisioni che lo proiettano nei meandri oscuri della psicoanalisi, continua il corteggiamento ad Azzurra riuscirà a rimanere in vita, nel frattempo è costretto a scimmiottare Beppe per rimanere a galla. Usare alcune frasi di Bettino a scopi polemici per dipingere quello che tutti conoscono di Napolitano, sembra esercizio per due miseri titoli giornalistici, tolto il segreto di stato forse riusciremo a capire le ragioni della distruzione di massa di due partiti su tre, Di Pietro potrebbe aiutarci. Abbiamo apprezzato il coraggio di Grillo, con le fiaccole ancora accese, nel demolire il dispendioso teatrino olimpico ed il nazionalismo dei Petrucci sempre in piedi ad ascoltare l'inno. Rendere omaggio ai vincitori è caratteristica italica, lo abbiamo fatto fino ad ieri con i tedeschi merkeliani, l'ultima mossa infelice di MarioMeno ci costerà un sacco di guai ed altri sacrifici. Andiamo al più presto alle elezioni, usare l'alibi della crisi è una presa per il culo alla quale non crede nessuno, basta con il falso tecnicismo, ministri come questi fanno rimpiangere le Brambilla, si salva la Cancellieri, ha svolto correttamente il ruolo di commissario nella Bologna in crisi per le carte di credito democrat, occupa con dignità tutta la poltrona dell'Interno, più che sufficiente per ambire allo scranno più alto del Paese, non è un sintomo anche questo? Il partitino del sindaco a Rimini è abortito alla seconda birra.