lunedì 20 agosto 2012

Polli di Renzo

Com’é possiile, mi stavo chiedendo, che in una città la cui economia si regge in buona parte sul turismo, a difendere la salubrità delle acque marine, a stigmatizzare l’evidente incompatibilità di scarichi fognari a fil di bagnasciuga con il turismo balneare, a chiedere conto dei mancati interventi di riordino della rete fognaria nei decenni scorsi, a ribadire l’importanza di condizioni di garanzie *assolute* per la salute dei cittadini, a pretendere standard minimi anche turistici, ed, in ultima analisi, a richiamare le responsabilità precise di tutto ciò in capo alle amministrazioni che hanno retto le sorti della città per anni.. a fare tutto ciò non ci siano, come ci si dovrebbe aspettare, in prima linea le categorie danneggiate, giustamente infuriate con chi non ha provveduto per tempo acciocché queste condizioni di grosso stress ambientale si aggiungessero a quelle dell’indiscutibile crisi economica producendo un effetto deflagrande sull’economia della città (effetto, per inciso, che saggeremo maggiormente con l’andar del tempo, lo tzunami fogne vero e proprio é appena partito...). Macché, niente di tutto ciò, per uno strano caso del destino, le categorie economiche maggiormente colpite da evidenti danni causati da acclarata miopia amministrativa, continuano ad ergersi a difensori di chi li ha trascinati fin qui, (oppure tacciono), mentre tutta l’attenzione e le ingiurie sono riservate a chi, sommessamente, e spesso senza avere interessi diretti di carattere turistico, fa notare che 12-13 (non ricordo più quanti siano) sfioratori fognari a cielo aperto non potranno mai conciliarsi non solo con il turismo, ma neanche con le aspettative minime della cittadinanza. Con buona pace di Arpa, dei burocrati con la tessera, e di tutti quelli che pensano che la nottata passi nascondendosi dietro alle carte. Ma, temo, non passerà.. Non saprei, deve esserci qualche retaggio medievale in questo comportamento schizofrenico e incomprensibile: quelli che dovrebbero arrabbiarsi di brutto reggono il moccolo ai loro aguzzini. Sembra una caccia alle streghe nel tentativo di esorcizzare un male, forse persino delle colpe o comunque coscienze non limpidissime. Ragazzi, votate chi vi pare, ma raddrizzate il mappamondo, e, soprattutto, fate bene i conti, perché mi sa che i polli di Renzo, alla fine, siamo noi. --

sassi daniele